Bellissima!Grande profondità di pensiero.Il tempo è Unico,ci "assorbe",nel suo trascorrere gli eventi accadono inevitabilmente,contro ogni nostra volontà!Complimenti vivissimi,zordoz!!!Lucia.
la trovo universalmente astrologicamente bellissima con 100 a ,saluti
Prima del commento, voglio solo dire che il primo verso mi ha ricordato un film, che poco ha che fare col tuo scritto, più o meno, è "La casa sul lago del tempo"....data questa sorta di premessa, il testo è molto bello, anche perchè si differenzia dall'opinione comune, ovvero quella che tende a dare una personificazione del tempo, l'essere crudele ed inesorabile che non tenendo conto dell'umana natura ed emozione continua senza fermarsi neppure innanzi all'amore. Una visione la tua che condivido a seguito d'una maturazione, nata anche da un nostro vecchio confronto su questo tema. L'uomo ha bisogno di trovare un'entità esterna su cui per un attimo o fino alla fine riversare le sue infelicità e frustrazioni, a ciò hanno contribuito le diciture filosofiche come il carpe diem ed il tempus fugit che interpretate erroneamente hanno portato ad una visione distorta del tempo che è come tu lo descrivi...ma di queste contraddizioni logiche, formali, l'uomo ha bisogno per realizzare il suo essere imperfetto e quindi la sua esistenza e sentirsi in un certo senso sollevato...detto ciò testo molto bello, sempre un lessico che si sposa bene alle idee e alle emozioni, anche quando queste non fanno da protagoniste, ciao Sergio, ti abbraccio, Andrea^^
Lucia, gli avvenimenti, secondo me, non accadono secondo un disegno prefigurato, accadono per delle cause delle motivazioni accadono , e noi ne siamo a seconda vittime o artefici, il tempo come io lo intendo è un tapis roulant inarrestabile ma insindacabile, ne causa e ne effetto. Grazie per le tue lusinghiere parole, sergio
Universalmente e astrologicamente grazie, gpaolocci, per il tuo commento con 101, come la carica, o. sergio
Andrea, il tempo, lo spazio, la velocità che li lega, ma anche l'energia e l'accellerazione al quadrato, ed infine la luce come risultato ultimo della velcità limite ma solo per la nostra concezione aritmetica delle cose, che per progredire ha bisogno di limiti di prizzanti di ostacoli, perchè libera si smarrirebbe in un assoluto senza dimensioni e perciò stesso senza moto e verso e direzione.. Quante e quanto profonde cose si possono disquisire sul tempo , e che bello farlo usando come prestesto dei piccoli versi, che sono solo un dito puntato verso qualcosa che è proprio un grado di sestante al di la dell'orizzonte degli eventi... ma dall'infinita concezione torno a boma sui miei versi ed il tempo che ha giustificato i versi miei è un tempo assai limitato e quindi a suo modo limitante, il tempo di un ritorno, che non è dato prevedere se e quando e perchè e cosa ha indotto l'andare di cuio un ritorno è prodromo.. d'altronde solo chi va via, ha un luogo a cui tornare solo chi manca, è importante per qualcuno..... GRazie sempre per gli spunti che annoti in calce ai versi che ne arricchiscono scopo e motivo. sergio
Aggiungi, caro Fabio , un ulteriore lettura al tempo, il paralleleismo di questi con la nostra esistenza, infiniti i richiami per qualcosa che lungi dall'aver compreso, ci limitiamo a misurarlo a sezionarlo a scandirlo, e poi solo, dopo non averlo altrimenti considerato a viverlo.. grazie per le tue parole. Sergio
Credo di poter affermare che questa poesia, dai tratti soavemente romantici, nutrimento dell’anima, si possa compendiare nell’ultima quartina: “ed io resto qui, che il tempo si compia, il tuo, ed il nostro, con l'incedere che gli è proprio ed unico e irripetibile.” Eccellente.
Proprio, unico, irripetibile, proprio così ugomas, mi piacerebbe fosse il tempo , quello di ciascuno, ed anche quello dell'attesa, che è tra tutti i tempi quello scandito proprio dalle pusioni intime di ciò che ci spinge ad aspettare, meditare, digiunare ( Siddharta, Hesse). grazie per le tue belle parole. Sergio
si fa maturo , il tempo: non sa, non e' misericordioso- e tutto cambia, tutto osa, e nutre le nostre illusioni, a volte, mali, a volte, buone. Ivan Petryshyn
Ti ringrazio Ivan per le parole che mi hai lasciato in calce a questi versi, Sergio