PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 14/11/2002
Voglia di SALVEZZA

Mentre speri di porti in particolare salvezza,
sempre dentro un percorso ti trovi in arcano;
non puoi sapere il destino, in anteprima sicura:
fra infiniti orizzonti tu non sai dove approdi.

Ogni singolo uomo ha quasi viva impressione
Di muovere i passi come se decidesse da solo
Ma l’intreccio imprevisto del volere degli altri
Ti condiziona ogni volta mutando il cammino.

E’ questo il sublime ed effimero gioco-mistero:
trovarti sempre intricato con gli altri esistenti
fino ad imprimere in cuore talor dura illusione
d’essere solo tu stesso a stabilir bello il futuro.

Ecco allora fatale del religioso impulso la fede
Di approdare al Buon Dio, Protettore esclusivo;
spera nella sua onnipotenza il devoto, pietoso:
“Mio Dio, ti prego, salvami dal duro nemico!”

E’ la preghiera accorata, quando sgorga sincera,
per l’istintivo bisogno di non trovarsi perdente
dentro alle mille pulsioni dell’umana esistenza:
di certezza ha bisogno, quasi in pretesa da Dio.

Quando riprende il cammino nella nuova speranza
Che la Provvidenza divina lo preservi dal male,
altre nuove occasioni possono portare sventure:
vien tentato il devoto di abbandonare il suo dio.

Che cosa rimane al religioso falso in preghiera?
Capire che Dio non interviene mai a comando,
tutto quanto si evolve nel salvo intreccio infinito
giammai ha bisogno dell’intervento esclusivo.

Non è Dio che muta le circostanze a preghiera,
che indirizza i tuoi passi a preservarti dal male
o premiar te eletto con un miracoloso portento:
non è Lui a piegarsi seguendo i tuoi desideri.

La vera salvezza, non quella pia oltre la morte,
sta nel mutare noi stessi, accettando tutta la vita.
Se hai bisogno di pace con te stesso e con gl’altri,
devi accettare in saggezza la sua legge suprema:

“All’armonia completa arrivi in amore per Tutto!”






  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)