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Pubblicata il 08/05/2013
Annuncio la signora di queste membra;
il petto nasconde il seno
ed il seno contiene fiele
la madre canta al figlio il bell’incubo:
begli occhi, begli occhi;
questo dice mentre sorride
grande la bocca lucente il dente
penombra eterna intorno anche la luna è morta.

le cascate irrompono;
nessuno ode il loro grido
nessuno vede la loro fine
è l’indifferenza che assorda le orecchie
è la noia che offusca lo sguardo
la notte danza col mattino prima del pomeriggio
i faggi perdono le foglie Dodona cade
mai più profezie dall’alto perse per sempre.

amarilli in giardini segreti;
macchie rosse dalla bellezza mortale
che s’oscurano in nere pupille macchiando le dita:
my Lady lavati le mani
il sangue non fugge,
riposa sulla pelle bianca che muore ogni minuto
ed ogni minuto si rinnova del peccato
e tu my Lord puoi cancellarne il ricordo?

l’uomo della sabbia cammina
l’uomo di ferro siede in attesa
l’uomo vuoto nel deserto aspetta il ramingo,
ancora s’illude che lo raggiungerà
ma la mente vaga indisturbata su altre sfere
le sabbie del tempo mai la toccano
la clessidra è vuota tutto si muove ma non invecchia
perché l’illusione è lunga quanto la vita.

l’araldo della follia parla;
le sabbie dell’eternità sono sospese
le acque dell’eternità sono sospese
le rocce dell’umanità sono appese
le onde dell’umanità sono appese.
ha fatto sorgere il silenzio
l’ha trasformato in tormento
l’ha condannato al diniego.

ali di pipistrelli per dita di falene;
pulsioni ataviche collegano gli istanti
i ponti delle tre isole sono crollate
anarchia emozionale
anarchia mentale
anarchia giudiziale
il cannocchiale per le stelle è distrutto
e i begli occhi splendono in fondo alla stanza.

l’orrore si grida, l’orrore;
il burattinaio gioca con i pupazzi
chissà chi lo manovra senza che lui se ne accorga?
i tarocchi non hanno più storie da raccontare
il castello ha di nuovo le sue voci
i poveri viaggiatori si guardino allo specchio
il deforme riflesso non ha intenti
il chiaro scheletro pianifica trabocchetti.

volti bianchi fissano;
l’angelo di Monteverdi aspetta il ritorno
ma l’uomo s’è perso nelle sue fobie
le proiezioni delle volontà non hanno verità
e queste parole non hanno dignità
non conoscono lucidità
assemblaggio aggrovigliato d’inganni
lui parla ma non dice nulla.

annuncio la signora di queste membra;
la sua voce proviene dall'arcana terra
la sua pelle è la mia pelle
la sua lacrima è il mio sorriso flebile
la sua risata è il mio pianto invisibile
la sua ragione è la mia follia inesauribile
non chiedermi spiegazioni se hai ascoltato
qui tutto ascolta ma niente parla; è vita.

a.G.
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... davvero.. nn riesco a dire nulla se nn che è diabolica e magnifica.. dal primo all'ultimo verso.. nn ce n'è uno che non mi abbia fatto angosciare, sussultare, spaventare, che nn mi abbia lasciato i brividi sulle mie carni che sentono d'improvviso di nuovo il sangue scorrere!

il 08/05/2013 alle 19:42

Janitor of Lunacy....grazie infinite per l'ispirazione, almeno nell'atmosfera...grazie a te franci...spero che i brividi siano passati ^-^'....ho amato scrivere questo testo, ancora di più rileggerlo, di solito non esulto per i miei testi però questo davvero mi piace...specie alcune strofe...^^ e te franci ti abbraccio

il 08/05/2013 alle 19:48

questa Nico è da approfondire ^.^'

il 08/05/2013 alle 20:02

mah..le altre che ho sentito non le ho trovate un granchè... però c'è una sua versione di The End dei Doors...non magnifica come l'originale, però l'inquietudine c'è tutta...scusa la replica in ritardo ma ero al telefono...^^...comunque l'araldo della follia ha tanti richiami letterari, quindi è più lucido di quanto sembri...^_^

il 08/05/2013 alle 20:10

sì, me ne sn accorta.. ma cm quasi tutti i tuoi, del resto... d'altro canto la letteratura altro nn è che follia che rispecchia la realtà! :)

il 08/05/2013 alle 20:14

giustissimo....io non mi stanco mai di dire che nonostante un libro possa avere tutta la fantasia dell'autore...non potrà mai superare la crudele forza della realtà, più folle di qualunque pazzia, più crudele di qualsiasi malvagità, più dolce di ogni piacere, più triste di ogni ricordo...è realtà..per questo è difficile da sopportare e vivere...^^

il 08/05/2013 alle 20:17

per questo, spesso, ci lasciamo trascinare dai ricordi del passato o dai sogni ad occhi aperti per il futuro.. nn rendendoci conto che il tempo intanto continua a scorrere..il presente è una gran seccatura, a volte, ma è parte imprescindibile della nostra storia..:)

il 08/05/2013 alle 20:26

....il presente è il nostro passato e sarà il nostro futuro....^^

il 08/05/2013 alle 20:32

Caro Andrea e anche cara Frida, scrivo soltanto per dire che ho letto questa composizione .....ma più di tanto non posso dire...sono completamente all'oscuro di questo gruppo musicale nè sapevo, fino a questo momento, della loro "esistenza"....Un abbraccio, rom.

il 08/05/2013 alle 20:32

Grazie rom, per la lettura....ed il commento...riguardo Nico, è una cantante tedesca di fine anni 60 e primi degli anni 70, Janitor of Lunacy è una sua canzone, l'abbiamo citata solo perchè la melodia della canzone mi ha ispirato mentre scrivevo questo testo, grazie ti abbraccio rom, buona serata^^

il 08/05/2013 alle 20:35

in questa trovo sprazzi di realta' ,in un racconto fantastico ,ciao

il 08/05/2013 alle 21:05

Per ora solo grazie Andea per avermi fatto ricordare Nico, e desertshore, sepolta nei meandri gotico negromatici di un ricordo che non voleva riaffiorare.... sergio

il 09/05/2013 alle 06:48

La redazione di PH dovrebbe erogarvi uno stipendio. Qui c'è poesia, teatro, emozioni... Esseri speciali. tanti baci pattycara

il 09/05/2013 alle 10:21

Eccomi, Andrea, ho fatto un escursus attraverdo google per rinfrescarmi o meglio per rituffarmi in quelle atmosfere che i tuoi versi hanno richiamato alla mia mente, ma sarebbe ingeneroso, ho stabilito, fare parallellismi assonanze con ambienti atmosfere e passi del tuo scrivere in questa tua opera così ricca di aforismi e immagini che da sole valgono il prezzo del biglietto, scusa la battuta, ma è per dare un tono più soft al tutto. Mi è piaciuta la tua affermazione sul piacere che hai provato nello scrivere questi versi e sul piacere maggiore nel rileggerli, è questo che, ai mei occhi sancisce il raggiungimento del proprio obiettivo, resistere all'impulso di appallottolare il foglio e tentare un improbabile canestro, andare oltre alla congenita caratteristica dello scrittore di versi di voler rifare sempre tutto per rifarlo meglio per farlo di più o di meno, o solo per l'innata insoddisfazione della propria opera. Versi questi tuoi, che scandagliano anfratti d'anima a cui solo ha accesso la poesia, e che solo attraverso la poesia possono essere intesi. Con ammirazione, Sergio

il 09/05/2013 alle 13:59

la musica è conati di poesia e la poesia sbrilluccichio di musica, il tutto condito con una sana dove vionaria e surrealista di follia sinfonia di vita spiacente per chi non la sa ave

il 09/05/2013 alle 15:29

grazie paolo, la realtà sempre ci lega...ciao^^

il 10/05/2013 alle 18:28

dici patty....per me va bene anche così l'importante è poter scrivere e "parlare" con voi...ciao ti abbraccio cara, andrea^^

il 10/05/2013 alle 18:30

grazie lady...^^

il 10/05/2013 alle 18:30

Ti prego non esagerare caro Sergio...però ti sono grato...sono lieto anche di averti ricordato un'artista come Nico, pur non amandola io al cento per cento e quindi solo per alcune cose...Desertshore è una di quelle. Tendenzialmente mi piace scrivere tutti i miei testi, forse un po meno quelli che nascono da momenti troppo brutti ma è l'unico toccasana per me...riguardo la rilettura trovo sempre piacere nel rileggere i miei testi, ma di più amo leggere i testi degli altri, però dei miei testi pochi sento di amare profondamente e pochi per quelle che sono le mie opinioni sento di definirle poesie. Questo non tanto per una scarsa opinione di me, che ritengo moderata comunque, nè per una particolare eccentricità, ma per rispetto di quello che nei secoli la poesia e i poeti hanno prodotto, non mi piace troppo semplicemente definire qualcosa poesia, quando lo faccio, che sia un mio testo o di un altro è perchè davvero sono convinto che abbia quelle qualità che per me la poesia ha, questo ovviamente lo scrivo non tanto per chiarirlo a te che ormai avrai ben chiara la mia visione, ma per rendere chiaro a chi mai leggerà il mio pensiero. Ti abbraccio e ti ringrazio Sergio, è sempre un piacere, leggere i tuoi commenti e ancor di più i tuoi testi, andrea^^

il 10/05/2013 alle 18:38