PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/05/2013


si dilatano vetri ad arco

scoprono ridendo sottili pensieri

sciaborda l’ombra nelle strane congiunzioni

astrali

si fa marea lunare vergine in settembre

per navigare

schizzi di luce sulla chiglia che orza a babordo

di un indefinibile percorso

-indefinibile come il sapore di un ricordo-

ecco una sfera galleggiare

forse immobile

forse

chissà

sospesa nel soffio dannoso di cui lungamente

sorridere

o tacere -che poi è lo stesso-

cercare ceneri di un percorso svenduto al crocevia

fino all’inganno

lividi riesumati e taciuti

fino infondo

colonizzati dalla gigantesca ornithoptera hecuba

come isole sperdute della Polinesia

sorvolando mari e bufere risalire

ai paradisi perduti dove rombano eterni i vulcani.
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bella e scorrevole poesia,ciao

il 08/05/2013 alle 16:04
Jul

Ah cara la mia lady! Come stai? Smak! J.

il 08/05/2013 alle 17:54

BELLISSIMA! 5!

il 08/05/2013 alle 19:58

E' bello leggere questi versi perchè la ritmica del pensiero è scandita precisamente da ogni a capo, da ogni temine misurato eppure preciso e incastonato sapientemente a formare un insieme d'orafo intarsio, questo stile misurato e composto porta con se una profondità di pensiero che affonda come un bisturi nelle circonvoluzioni di un dolore che ferisce al solo pensiero ch'esista -indefinibile come il sapore di un ricordo- solo una mano femminile ha la capacità di vergare versi così elegantemente impietosi. sergio

il 09/05/2013 alle 06:09