soffocare l'istinto.. mi ha sempre fatto sbagliare.. i sensi di colpa nn servono se non all'egocentrismo dell'animo umano.. personalmente nn mi pento di nulla, se nn di aver agito troppo poco, in certi casi.. bel pensiero, ma un po' troppo nichilista, forse.. un bacio francesca :)
x Fridapi: a volte e' come se sentissi senso di smarrimento in virtu' d'azioni o premeditazioni non volute, e pur sfociando........ desidererei soffocarne gli istinti ma cosa ben opinabile........ cmq l'azione e' sempre un susseguirsi di una enunciata se pur insofferente repulsione ad un' agire non prevedibile pensiero strettamente personale grazie per il tuo personale commento............. saluti........... saluti......... Diego
La rapidità di composizione, il susseguirsi di stati d’animo, la messa in scena, quasi studiata, di un disorientamento generalizzato, mettono in crisi anche il critico più esperto. Con un dinamico avvicendarsi di grande effetto, il verso tocca: solitudine, istinti, amore e un’indubbia morale. Sembra che il tutto sia sotto costante analisi dell’autore, ma riconosce come difficili da destreggiare. La tensione è alleviata dall’accenno “all’intelletto”, che il poeta ritiene superiore a quel “torbido ricercarsi “ e al fato stesso. L’importanza della ragione è in primo piano per il poeta e sembra rasserenare anche l’anima sofferente del suo agire. Diego scuserà questa mia interpretazione, ma è il poco che ho saputo fare.