Le Rocce Rosse s'ergevano altere
tra i flutti di un mare
del blu più profondo.
Le vidi un mattino
d'inverno inoltrato.
Il grigio del cielo
la spuma biancastra
di fredda tempesta
purpuree escrescenze
terrene e immortali.
Da quei fianchi rapita
m'avvicinai a riva
per tramutarmi in scoglio
di roccia vermiglia
per far di me figlia di ripido ventre.
E in quella lotta
d'imperiosa natura
il torbido vento ululò di piacere
mi penetrò la pelle
e diventai pietra
montagna nascente
finalmente unita
alla gran Madre Rossa.