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Pubblicata il 02/05/2013
Nel vagar, ebbi memore dolce respiro di vita, e resi immortale l'esservi.
camminar, addolcir pensieri, ormai alla deriva, "vecchio", e disamorato, musica accompagnar sia, e l'uomo non piu' spettro del proprio passato ma rigoglio di incredula speranza.
ricamato tessuto in fibbre ancor poderose nell'intelletto del commiserato rimpianto, e giacerne sabbia al vento.
figli di un Dio minore, ove l'uomo dia all'uomo il degno addio nrell' aver amato, nell' aver sognato e reclami ricordo di cio' che fu

con infinito affetto........ ed amore mio Padre
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molto bella.. cm sempre! a presto francesca

il 05/05/2013 alle 17:29

ti ringrazio come sempre ottima settimana ciao Diego

il 06/05/2013 alle 07:49