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Pubblicata il 13/11/2002
Così sottile.
Un mattino qualunque,
ed è già ferita.
I suoi contorni nitidi e scarlatti
sul teso candore della pelle,
come una bocca aperta
in uno strano sorriso.
È il male.
Il malessere,
il mal d'essere vivo
e doversi ancor guardare intorno.
Il male che fa il viso allegro di chi ami
e che presto non sarà più.
È il male,
figlio bastardo della nostra era
al quale non pensiamo mai,
fino al mattino in cui ci sorride.
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Poesia tremenda che......intender non lo può chi non lo prova.
Hai ragione.
Il ghigno del Male (quello oscuro di Berti) è più affascinante del sorriso del Bene e ti cattura e ci precipiti dentro!
Ben fatta.
N.

il 13/11/2002 alle 20:02

Ottima interpretazione d'una realtà sempre più aspra! Ha un sottofondo piacevole ma aguzzo come denti di squalo!
Brava Nicoletta!
Ciao, Nicola!

il 14/11/2002 alle 16:38

Drammaticamente bella...
Ciao niki

il 14/11/2002 alle 17:29

Grazie niki.

il 19/11/2002 alle 09:41

Grazie polinico o Nicola Poli.

il 19/11/2002 alle 09:44