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Pubblicata il 30/04/2013
Pianura

ho fatto pace con la pianura
- io anima di mare -
e nell’ultimo spicchio d’estate
riesco a smarrire gli occhi
tra le fila dei pioppi
e i voli degli uccelli
stampati nel cielo.
e’ il cuore che non sa fare i conti
con l’assenza.
quest’aria chiara, di madreperla,
non leviga il dolore
che si fa guardiano immobile.
e’ solo un lento sopire di ciglia
- appena socchiuse-
sulla pietra del petto.

intercity Genova Milano 01/09/2011. In memoria di mio padre
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Che bella, davvero non saprei dire quale aspetto preferisco perchè si equivalgono tutti...mi chiedo solo cosa fosse accaduto per litigare con la pianura, ma la nota finale già mi chiarisce qualcosa...complimenti, intesa, dolce e bella, ^^

il 30/04/2013 alle 22:20

mi eì piaciuta:Molto:ma se tu potessi entrare in certi sentieri di pianura,risalire certi corsi d'acqua,l'ameresti anche tu la pianura,tranquilla e senza grandi emozioni,ma molto bella.marinella

il 01/05/2013 alle 09:26

Grazie... Graudenziol: io sono un'anima di mare, il mare ligure e la mia terra ha il cielo altro, è aspra di monti a strapiombo sull'acqua, strade strette e in salita...la pianura mi ha sempre dato un senso di sconfinatezza, di spazi ampi e schiacciati, di solitudine e vaghezza...per questo non l'amo molto, Ma viaggiando di frequente e con un dolore immenso nel cuore, ho imparato ad apprezzarne la pace, il verde, il tramonto sottile e rosa...su quel treno cercavo di allontare il dolore per la morte imminente di mio padre perdendo lo sguardo in quello spazio infinito India: Hai ragione, se leggi cosa ho scritto a Gaudenziol capirai che adesso ho imparato ad amarla e ti dirò che ci torno spesso anche senza motivi di lavoro...

il 01/05/2013 alle 10:46

brava ritorna.la pacatezza di certi prati,di certi pioppeti aiuta lo spirito,rilassa la mente e vacci anche quando c'e' un poco di nebbia...te lo dice una milanese doc.un abbraccio per il tuo dolore.marinella

il 01/05/2013 alle 12:57

“il dolore che si fa guardiano immobile.” Una figura marmorea con l’angoscia in volto, di quelle capaci di schiacciare il petto con tutti i suoi affetti segreti. Ricordi rattristati da una pianura alla quale il poeta non era abituato. Un clima diverso dal suo mare, ma che lo ispira a scrivere egualmente e bene.

il 01/05/2013 alle 14:45

Complimenti alla poetessa e ai commentatori.patty

il 02/05/2013 alle 08:04

molto bella :-)

il 02/05/2013 alle 08:56

Grazie a tutti, davvero, per i comemnti sempre graditi, ma soprattutto sempre molto "azzeccati". Un abbraccio dalla mia terra di mare. P.s. x India: oddio l nebbia proprio noooo, cmq io a Mi ci vengo almeno una -due volte al mese!!

il 02/05/2013 alle 12:13

dolce la mia Pippinella è con profonda emozione che rileggo un tuo testo dopo tanto tempo...io, che ben conosco la tua anima di mare ne raccolgo le tempeste e la fragranza in questo splendido testo vibrante un abbraccio forte, forte Lù

il 03/05/2013 alle 08:06

La pianura ti può sembrare troppo piatta, ma non ci litigare. Ogni paesaggio ha il suo incanto

il 03/05/2013 alle 16:42

molto bella e molto sentita.. davvero brava! ti abbraccio francesca

il 05/05/2013 alle 17:43