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Pubblicata il 30/04/2013
Ella mi prese le mani tremanti,
dolce, come la pioggia
s'adagia su secchi rami d'acanti;
stille dagli occhi cadevan pesanti
mentre lei mi baciava
la bocca mia chiusa amara di pianti.
stese allor su di me ciglia nere
come ombre d'un salice:
"ché piangi?" mi chiese;
e lei mi baciava ancor e ancor le accese
mie labbra, molli quali umide rose...
poi giunse l'alba, vera e crudele,
e il sol nel letto piangente mi prese.
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scrivi come uno stilnovista!bravo ciao

il 02/05/2013 alle 18:08

Ti ringrazio :)

il 02/05/2013 alle 21:40

Sono rimasta incantata da questi bellissimi versi d'amore, scritti con eleganza e stile molto personale e raffinato. Applaudo. Buon pomeriggio.

il 04/05/2013 alle 14:58

Grazie mille, felice che sia stata apprezzata!

il 05/05/2013 alle 13:02

molto apprezzata! complimenti!

il 05/05/2013 alle 17:46

Grazie :)

il 05/05/2013 alle 20:47