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Pubblicata il 29/04/2013
Almagro, Almagro de mi vida,
tù fuiste el alma de mis suenon..

tu fosti il sogno folle
che si vestì di gemme e non era
ancora primavera, era un febbraio denso di bruma
quando mi apparisti in sogno,
era un febbraio nero
che vestiva una livrea corvina
come il nero corvino dei miei occhi abbagliati
mis suenos
alma de mis suenos
follia lucida e sfibrante
follia ragionata e temuta
incantamento di occhi e di tenebra
di nebbia e di sole argentino
di bruma e di castelli merlati di silenzi.
tu, cavalcando il destriero del desiderio
mi portasti nel folto di un bosco
a bere le gocce di brina che stillava
dalle foglie degli aceri..tu mi dicevi” bevi mja amata”
donna sognata , donna de mis suenos.
donna tanto attesa nelle notte di tenebra, squarciata dalla punta affilata dalle lame lucenti delle ossidane che stringo nelle dita
da una vita…
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bravo :-)

il 30/04/2013 alle 11:35

sono una donna...grazie Cangio!

il 30/04/2013 alle 11:38

........Bella, bella, rom.

il 30/04/2013 alle 15:00

Versi che hanno ritmo e musicalità. Brava Anny. Un abbraccio. Dora

il 30/04/2013 alle 17:34

di recente poco ti si è letta cara anna, però queste ultime sono davvero intense, forse frutto d'una lunga ricerca interiore...davvero bella ed intensa, ciao^^

il 30/04/2013 alle 20:23

Grazie a tutti voi.

il 30/04/2013 alle 20:51

La consapevolezza di ascendenza romantica emerge in ogni verso e da ogni parola. Forte il valore lirico, trionfa la voglia del bello.

il 08/05/2013 alle 10:45

Grazie Ugo

il 08/05/2013 alle 14:59