PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/04/2013
Mio padre era un pezzo di legno
mia madre una pialla impietosa,
io, forse, ho chiesto troppo alla vita
e adesso che, come Zaccheo,
ho perso anche l'uso degli occhi
non ho un sicomoro
sotto al quale aspettarti
e con le spalle ricurve,
appoggiate alle mura di Gerico
rovino sulle mie ginocchia.

s.V. 28.07.2010
  • Attualmente 3.75/5 meriti.
3,8/5 meriti (4 voti)

Bellissima poesia.

il 25/04/2013 alle 10:19

bella :) salutoni

il 25/04/2013 alle 10:48

complimenti sera,mi hai immalinconito ma la tua poesia e'splendida.marinella

il 25/04/2013 alle 11:57

Carissima sera, potresti andare a visionare le " Elucubrazioni su dei fogli scritti trovati sotto un vecchio sicomoro" Libri I e IV......Buona lettura, rom.

il 25/04/2013 alle 17:17

Splendidi versi

il 26/04/2013 alle 08:34

Una poesia meravigliosa, che mi ha incantato. Brava!

il 24/07/2013 alle 16:55

ottima la "sceneggiatura", ineccepibile stile.

il 26/12/2013 alle 17:45