Soffocata ira, inespressa e pur fulgida nel latente divampar, e l'innatural germoglio nell'alcale dell'oblio, attutisca il fragore in grido affranto.
traghettai l'anima mia sino ai confini del mondo, evocandone l'essenze di chi volle giacerne nel contemplato ricordo.
campi Elisi, eterni nell'evocazione frammentaria di vita vissuta, in
landa nella quale, reclamai ossequioso abbandono , relegando mente a qualsivoglia ardir pensier.
volsi, smarrito sguardo ove mirar non fu', deposi fragilita' nel cavete del cor mio ed il sogno spengersi volle, sino al desiderio carezzevole nell' abbandonarne vesti e corpo.