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Pubblicata il 23/04/2013
Soffocata ira, inespressa e pur fulgida nel latente divampar, e l'innatural germoglio nell'alcale dell'oblio, attutisca il fragore in grido affranto.
traghettai l'anima mia sino ai confini del mondo, evocandone l'essenze di chi volle giacerne nel contemplato ricordo.
campi Elisi, eterni nell'evocazione frammentaria di vita vissuta, in
landa nella quale, reclamai ossequioso abbandono , relegando mente a qualsivoglia ardir pensier.
volsi, smarrito sguardo ove mirar non fu', deposi fragilita' nel cavete del cor mio ed il sogno spengersi volle, sino al desiderio carezzevole nell' abbandonarne vesti e corpo.
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......Che cosa è l' "alcara" ??

il 23/04/2013 alle 14:27

e' semplice errore di trascrizione nella battitura intendevo alcale

il 23/04/2013 alle 14:58

bella bella bella di piu',ciao

il 23/04/2013 alle 15:24

bravo :-)

il 24/04/2013 alle 08:55

Molto bella, complimenti.

il 24/04/2013 alle 11:54

Sei stato a Parigi??? Scrivi bene.

il 24/04/2013 alle 12:35