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Pubblicata il 18/04/2013
Strano, talvolta, quel guardo da rupe:
molto mi aggrada guardare distante,
qual capitano che chiude il sestante,
quale naviglio in cantiere, le cupe
onde fuggendo in darsena chiuso.

molto periglio 'sì asconde quest'uso:
quando la Luna si muta in trainante
bianco vigore dei mari vocante,
ecco il naviglio nel pèlago suso,
ratto scalzato dall'algida rupe.
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bella e panoramica,un saluto

il 18/04/2013 alle 15:58

UUUUUUUUUUUUUUU sto immaginando un lupo.

il 18/04/2013 alle 16:25

Grazie a entrambi per i commenti!

il 18/04/2013 alle 18:09

bravo :-)

il 18/04/2013 alle 18:18

Grazie!

il 18/04/2013 alle 18:28

Ma che bravo! Rabbrividisco se penso che hai letto i miei poveri versi....Complimenti,patty

il 18/04/2013 alle 19:41

mi piacciono le tue rime sanno d'antico e nello stesso tempo di nuovo,bravo,saluti

il 19/04/2013 alle 08:55

Brevi versi onorati da una buona rima e dalla spaziosa panoramica che allarga lo sguardo su una fresca veduta immaginaria.

il 19/04/2013 alle 10:22

Ringrazio tutti per i gentili commenti! :D

il 19/04/2013 alle 10:56

come sai poetare tu.....complimenti marinella

il 19/04/2013 alle 13:20

Ti ringrazio! :)

il 19/04/2013 alle 14:23

per bellezza stilistica e intensità è incommentabile...saluti, andrea.

il 19/04/2013 alle 17:20

Grazie! :)

il 21/04/2013 alle 11:37