Credo che l'essere " Narciso" sia espressione, spesso segreta, del proprio desiderio di apparire, ma esiste anche la possibilità che chi merita sia purtroppo ignoto. Un abile esercizio della rima che apprezzo. Capita anche che chi si loda si sbroda...
Concordo con te sulla possibilità da te menzionata. Invero volevo criticare non tanto la vanità, quanto la necessità che alcuni hanno di trovare se stessi nelle altre persone, come se fossero specchi: se è vero che in parte ciascuno di noi può riflettere qualcun altro, è anche vero che abbiamo tutti una nostra immagine. Grazie per la lettura! :)
Bellissima poesia, intanto complimenti per l'uso peferfetto della metrica, io amo il verso lirico ma m'inchino davanti a chi riesce a incastrare le sillabe e le rime in maniera corretta. Beh...per una che fa il mio mestiere il mito di Narciso è un cult. Interessante anche il tema dello specchio e della propria identità...Bravo.
molto apprezzata per il gioco sapiente di termini ben scelti.saluti cordiali marinella
voglio essere sincero...la prima volta che l'ho letta qualche giorno fa non mi era piaciuta molto, apprezzavo la metrica ma non riusciva a colpirmi il sentimento o l'intenzione del testo...ora rileggendola ancora ho percepito più di qualcosa e la semplice metrica artefatta si è fatta melodia, saluti, andrea.
Se dici che non c'e' il fiume, vuole dire che manca acqua. Di conseguenza il fiore non ha più il calice inclinato, ma retto. Allora devi scrivere altra poesia dal titolo "Narciso dal calice retto"" L'aspetto
Ringrazio Gaudenzio ed Elisa per i commenti. Elisa, il Narciso il questione non è il fiore, ma il personaggio :P