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Pubblicata il 15/04/2013
S'ode in quest'aria:
la guerra è finita.
e quell'animo inquieto
ora pace ha trovato,
o per nuova campagna,
di guerra, è partito.
conobbi io spesso
medesima speme:
e indomito ardente
pria in altra battaglia
condussi le membra.
io non sono l'invitto,
nemmeno il vincente:
solo chi con scienza
ha deciso la sua via,
in pieno libero arbitrio.
del suo cuore trafitto,
che ripose in me fede,
e così mirabili attese,
in splendido incanto,
ho rispetto profondo.
il giudizio m'indusse
a negare ben presto,
in quell'ardua battaglia
per ridurre l'ingaggio,
aumentar la distanza
per poter respirare.
or che vedo l'incendio
finalmente sopito,
sino quasi a cadere
lento e lieve l'oblio,
alzo al vento la mano
e rinnovo il saluto!
non son s'uomo d'addii,
lascio il seguito al caso,
ma spero che per chi
ha ripreso un cammino
siano ora giorni sereni.

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Mi piace molto quando l'amore viene accostato al conflitto, forse perché, in fondo, sono due temi molto legati. Apprezzata.

il 15/04/2013 alle 15:11

Pure a me è piaciuto molto, il senso della poesia mi ha ricordato l'eterno contrasto esistenziale, che nell'amore è assai più evidente...d'altronde Afrodite ed Ares hanno concepito Eros...

il 15/04/2013 alle 18:22

Bellissima! Ciao patty

il 16/04/2013 alle 05:45

bravo :-)

il 16/04/2013 alle 08:03

Grazie a tutti

il 16/04/2013 alle 08:43