Le valige
che spesso fai
non sai quanto
in realtà
fatte sono
per essere
poi disfatte
quando, accarezzate
da siffatte poesie
di quelle
dalle quale mi innamorai!
di una donna
che sola
lasciar non potrei
ma per lei tanto mi dannai!
di follia
quella pura
e non di acre agonia,
la dannazione
che ti trattiene
il fiato e ti fa ululare!
come un licantropo!
quella tavola
non mi vide
perchè tu vedermi
non volesti mentre,
quella penna muovevi
nella scrittura
mentre io
e Tu
nudi sostavamo
tra le pieghe dei
versi,
di poeti che
plagirci vollero
sol perchè prima eran nati!
ma non scrissero altro
che il nostro
amore
con versi che lo resero
splendente!
come un treno a vapore
il suo fascino
si perde nel vento
e vibra
il suo vapore
che sempre
sarà nell'aria
anche se il suo
fischio
poi, si perderà nel Silenzio!
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