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Pubblicata il 12/11/2002
Nella città che dorme
lento conduco il passo
a ritrovar quei luoghi
che vider la mia infanzia,
i timidi miei giochi
fatti davver di nulla,
di biglie colorate
e d'un tappin di latta;
poi, d'improvviso, un'ombra
sul viso cresce lenta
e a lei segue dappresso
l'amor per un sorriso.

Anni d'un mondo amico
davver non vi ho perduto
e adesso vi rivedo
corrermi ancora incontro,
or che con nuovi giochi
e novel velo al labbro
crescermi vedo i figli
che il tempo m'ha donato.
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...devi essere davvero una persona speciale...il tuo cuore si scioglie e ci scioglie ai tuoi ricordi...teneri e colmi di "carezze" per l'anima...ma un velo di tristezza c'è sempre ad imbrunire la tua mente...
...Lui riesce sempre a perdonarci quel che noi ci trasciniamo dietro...dovremmo provare a volerci un pò più di bene...a volte ci maltrattiamo troppo...
...è sempre un piacere leggerti amico mio...
...baci...simy

il 12/11/2002 alle 16:47

Non voglio fare il gigione, ma io credo di essere una persona normalissima.
Certo è che se continuate a ripetermelo tutti, finirò per crederci davvero. :-)))
T.v.b. Gaetano

il 12/11/2002 alle 21:29