PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/04/2013
Celato agio, distoglierne volli, in stolto linguaggio,
e reliquia perir non debba, in biasimata parol,
quantunque spirar voglia luce in anfratto del mio cor.
stemperarne insidie, che calchino il gemere di un pianto , triste, contrito ne offuschino audacia trasporto, e
pallore nello sguardo di chi temer non debba l'incoscienza di siffatta espiazione.
porgo, mero ossequio all'evolversi dell'universo
il cui germoglio s'apprenda nel grembo eterno.
percettive sensazioni risanarne il vuoto
nell' umama comprensione, e metamorfosi accechi il torbido relitto dell'abbandono approdando ove luce appaia sibilo inalterato di voci astrali.

  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (4 voti)

prima mi tolgo il cappello poi clap clap clap un battito di mani ,ciao

il 11/04/2013 alle 21:19

Diego sei bravissimo, complimenti, patty

il 11/04/2013 alle 22:04

....Pregiatissimo james.....una precisazione....probabilmente, unico in questo sito, non ho capito quale sia " l'incoscienza di siffatta espiazione"....... Obscurum per obscurius.....

il 12/04/2013 alle 00:00

x gpaolocci: wow !!!!!!!!!!!!! non credevo tanta risonanza felicissimo che piaccia e tante grazie per gli applausi ciao Paolo alla prossima

il 12/04/2013 alle 13:21

x atena: meravigliosamente grata per commento ed approvazione descrittiva.

il 12/04/2013 alle 13:24

porgo, mero ossequio all'evolversi dell'universo il cui germoglio s'apprenda nel grembo eterno. .... parole di consapevolezza e di grande valore queste... condivido!

il 17/08/2013 alle 10:33

x gioiapura : felice che piaccia, e con entusiasmo ti cedo un forte abbraccio James

il 17/08/2013 alle 11:03