Eccelso è il tuo
parlare
l'alchimia
con la quale dosi
le tue parole!
il tuo
pungere e
ritrarre la mano
colpevole del gesto!
ma,
la tua sensulità
innata
non sai nasconderla!
non sai celar del tutto
quel che tu chiami
ferite,
che sono luce
che brilla,
sulla tua essenza!
no
io non riesco
a starne senza
e, come un pulcino
mi abbevero
a quelle docili mammelle
e mi faccio agnello
e grillo
e canto!
alle volte mi faccio avvoltoio.
dono alla vita
un manto
e mi stringo
al tuo pensiero,
mi faccio
umano
mi faccio vero
e volo
laddove la mia voce
si fonde alla tua!
in un luogo
che brilla,
di te
dolce ancella!
padrona di casa
della mia dimora
della mia vita
della mia
fantasia!
vieni sulla mia barca
prediamo una penna
e andiamo via!
seguiremo
la bianca scia
del pensare
quello puro
candido dolce
e incessante
come il camminare!
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