Il poeta imposta la sua lirica su orgoglio e delusione, coraggio e timore, amore e dolore. Si dibatte e si commuove al vagito di un bambino, ma crede ancora nel risveglio positivo della sua realtà.
Sempre profondo il tuo intervento preciso nel dettaglio, il dolore interpretato rispecchi l''assonanza tra mente e corpo, il bimbo risulti l'innocenza il perpetuo sogno che in noi alberghi possederne il tepore ed il ricordo di serenita' interiore e' cio che conforti l'animo la naturalezza nell'abbandono in realta' dovuta e destinata.
bella poesia con lo scrigno di ricordi che ci da senzazioni mutovoli,ciao
grazie Paolo che piaccia , scrigno dei ricordi un luogo dove l'inviolabilita' racchiuda il desiderio di di ritrovarne il gusto del passato. Ciao Diego.