Bella battaglia, bella metafora! Scorrono veloci le tue immagine e rendono perfettamente il tuo messaggio. Fortissima la domanda finale!
Un caro saluto
Axel
Grazie, Axel!
Un po' da "Settimo Sigillo", non trovi?
L'ultima domanda me la sono posta anche io; vi ho dato una risposta.
E sono qua, ancora.
Un caro saluto anche a te.
Er
Molto bella l'immagine di una partita "all'ultimo sangue" con lo sfondo di una musica araba.
Ma al di là di questo, colpisce il senso di ineluttabilità di una sconfitta contro un Giocatore-architetto.
Un abbraccio. Gaetano
Ti ringrazio, Gaetano; ma non è proprio così.
Innanzitutto la musica è araba perchè non solo piace a me e a un'altra persona, ma anche perchè gli scacchi sarebbero nati lì come gioco (alcuni sostengono in India).
Poi: io sarei giocatore di una partita e pedina (Re) di un Altro (Grande Architetto),
Quindi la domanda finale: non restiamo nella "scatola dei pezzi"; giochiamo e facciamoci giocare. Può nascere qualcosa.
Ernesto
...molto...ma molto bella...incorruttibile come sempre...elargisci strati di versi sui nostri pensieri e ci fai meditare...
...metafore su metafore ci riporti alla realtà...ci accumuna tutto...gioie e dolori...sconfitte e vittorie...dolce e amaro...e su una scacchiera ci giochiamo la vita...
...un bacio...simy
Solo
Così possiamo capire
A
Cosa siamo stati
Chiamati...non importa chi grida
Ho vinto
Io
affascinanti metafore...ti prendono nel vortice della lettura proprio come in un gioco appassionante...ma se è davvero un gioco questa nostra vita...partecipiamo!!!!...un saluto...cri
La vita è un gioco e molto serio!
Ho fantasticato di giocatori particolari e speciali e noi siamo giocatori e pedine in un fantasmagorico succedersi di eventi.
Mi fa piacere l'abbia apprezzata.
Grazie.
Ernesto
Architetti bene frasi, idee e sentimenti.
Grazie per i complimenti che accetto.
Tutto è un gioco e tutto è in gioco!
N.
affascinante..intrigante....bella come la tua musica araba..un saluto LL
....ma convien sempre giocare..sai? perdere o vincere..che sara' mai???!!
Mi è piaciuta molto questa lunga e intrigante metafora, poetica e incisiva, che si svolge affascinante e agile verso una conclusione ove leggo il piacere (la necessità) della sfida, del mettersi in gioco, del rischio, in funzione dell'unica modalità per cercare Vita da vivere in comunione di spirito. Ne vale la pena!
Bravo Ernesto.
Un caro abbraccio e a presto.
Max