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Pubblicata il 15/09/2001
UNA VOLTA SOLTANTO!

Quasi fossi al tramonto della mia esistenza,
come un uomo dannato alla morte imminente,
lancio un grido impotente al Dio in ascolto:
voglio lei dolce donna, almeno una volta,
voglio lei lieta amante, ne sono travolto!

Perché, Dio mio, questa volta tremendo,
perché questa volta Ti mostri impotente,
perché incompleto questo dono stupendo?
Hai lasciato che fosse troppo dura distanza;
hai voluto che prima io nascessi di tanto!

Troppa distanza da lei, Dio, hai deciso!
Molta ingiustizia, perdona, certo m’hai fatto!
Una lieta novella di lei, eccelsa in sorriso,
hai lasciato che entrasse dentro me stesso!
Non posso più adorarti per quanto m’hai fatto!

Per molti decenni ho battuto i tuoi corsi,
in tanti sentieri Ti ho seguito fervente,
ma ora…dolente, non riesco a seguirti…
m’hai tolto splendore di lei, giovane in fiore,
hai permesso che fosse inaccessibile amore!

Ma solo una volta, una volta soltanto,
potrebbe apparirmi in persona reale?
L’ho vista: è bella! La leggo: è dolce! La voglio: non posso!
Dio, sempre assai grande Ti ho visto in Amore!
Ma per questo mio sogno forse potente non sei?

Se solo una volta, almeno una volta,
riesci, Ti prego, T’imploro nel pianto,
puoi farmela avere del tutto presente?
Potrei ritornare a pensarTi potente,
potrei riguardarTi piacente in Amore.

Almeno una volta, fammela avere!
Soltanto una volta, lasciala mia!
La amo, come mai è avvenuto!
L’adoro: come Te in mio volere!
La voglio… me l’hai resa utopia!

Scusa, mio Dio, questo sfogo tremendo:
questo amore sbocciato mi appare stupendo!


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