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Pubblicata il 01/04/2013
Figlio, se vuoi, cercarmi potrai sulla candida luna -per Costantino-
che brilla sui sentieri,
lei che s’innalza come fortezza
tra la terra e il cielo
e regna sovrana su un feudo di stelle.

lampada solitaria e millenaria
occhio visibile di Dio,

nell’oscurità di anguste celle
riversi la tua epifania di luce
e rinnovi l’amore per la vita
al mio figliolo recluso
che ti elegge sovrana della sua insonnia,
mentre ascoltando una Radio amica
si fa largo nella sua mente
una nuova ragione per vivere.

la sua lama di luce tra le sbarre oscure
divenga sigillo di un patto nuovo,
una promessa di vita novella
a ribaltare avversi destini.

sapeva di miele e d’amore
il pane dell’infanzia
e i giochi del crepuscolo
allietavano gli spogli marciapiedi cittadini.

ma il mio cuore di madre non dispera
in un tuo pieno riscatto, figlio mio,
e finalmente udire riecheggiare,
tra mura familiari,
la tua forte risata di bambino.

conosco la pena trafitta,
mentre sorvoli col pensiero
il tempo che passa trasecolato
tra brandelli di rimpianti e di ricordi.

salirò i gradini di tutte le cattedrali
recando in seno il mio segreto affanno,
e tra le mani rosari di speranza
del tuo pieno riscatto, figlio mio.

ma quando si fa più amara
la tagliola del silenzio
e nel crogiolo della solitudine fonde
disperazione e angoscia
figlio, non ti abbandoni la certezza,
che incontrarmi potrai ai piedi di un altare
o sulla bianca altalena della luna
in attesa di vederci quanto prima.

nota: una decina di anni fa, quando conducevo una trasmissione Radio intitolata Parliamone insieme, una madre mi chiese di scrivere una poesia per suo figlio, che ascoltava dalla casa circondariale di Taranto.
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un inchino alla tua bonta',ciao

il 01/04/2013 alle 19:28

Se non avessi letto la nota, avrei detto che questo figlio fosse tuo, troppa è la passione materna in questi versi. Le qualità fondamentali del linguaggio sono l’angoscia; i tempi espositivi, misurati e forti, sono figurativa e pathos lirico; il ritmo incalzante, sostenuto dal desiderio di redenzione e riabilitazione rende partecipe qualunque lettore.

il 05/04/2013 alle 17:28

Grazie per il bel commento Ugo, grazie Paolocci.

il 05/04/2013 alle 20:37