Caro Andrea, rileggiti questa....Estate / E' giunta la stagione dei caldi soli,/ delle fronde verdi/ per quest'alberi soli./ Profuma di vento la sottile e fluente erbetta,/ ove tra vari fiori odorosi/ viaggiano e danzano insetti giocosi./ Cantan gli augelli felici al batter del picchio,/ corrono i giovani tra gli alberi ombrosi/ ove intonano versi amorosi./ Friniscono le cicale in un eco di risa/ che nel ciano cielo infinito,/ si sperdono come soffioni nel vento./ Sull' alta corteccia d'un acero rigoglioso,/ s'arrampicano in una gara festosa/ l'edera, l'erica e un rovo sinuoso./ Danzate nel vento camelie odorose,/ fiorite dolci e candide rose/ per salutare il mio amore di cui siete invidiose./ Mi sono permesso di fare una piccolissima correzione.... vedi di scoprirla da te.....Un abbraccio, rom
irrompi pure, i tuoi spruzzi temporaleschi fanno bene all'aria rinnovata di ph! un saluto internazionale da rich.
il pianto che esorcizza, che dissacra, che smonta, che vanifica, che indurisce, che sgretola ogni altare, ogni casa, ogni realtà stata una volta felice.. pianto quale sgorga per salvare l'anima da se stessa..
caro romeo, come hai evidenziato con quel mio vecchio testo...questo si è chiaramente più negativo, grazie e ciao un abbraccio, andrea.
hai centrato l'occhio del temporale...grazie franci per esserci sempre, un caro abbraccio, Andrea.