PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/03/2013
Desolata terra di sguardi perduti
nebbie tramortite dalla notte
vagano sulle tue sabbie;
ancheggianti ninfe ubriache d'infelicità
in cerca d'un ruvido cappio
l'unica vera carezza d'un mondo violento.

desolata mattina delle menti sperdute
venti sprezzanti e gelidi ti sfiorano
pensando di poterti ancora svegliare.
illumina quei muri bianchi pallidi della vita
tanto esile da essere forte
tanto forte da essere morte.

desolata vigna della campagna nuda
rimembra i grappoli rubati quelli persi;
son come le gioie dell'umano che spera.
ascolta il dondonare delle campane
dicono: Qualcuno è morto.
ma tu già sai che nessuno piange.

desolata anima del poeta schivo
parole scostanti e sprezzanti mi lanci
perché hai compreso quanto sia vivere.
desolata figura della mia ombra
ripeti con me il finale gesto
e almeno tu restami accanto per sempre.

a.G.
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Semplice e tecnicamente ben scritta, molto spontanea. ALEX.

il 23/03/2013 alle 23:00

Sei fantastico. Un bacio patty

il 24/03/2013 alle 00:08

vi ringrazio x gli apprezzamenti...ciao

il 24/03/2013 alle 18:26

Poesia dal respiro denso, profondo, rischiarata da una luce tenebrosa che illumina uno scavo esistenziale (mi piacerebbe sentirla letta da una voce simile a quella di Leonard Cohen). Credo che di questo si tratti, ovvero di una riflessione condotta sulla condizione dell’uomo e del suo paesaggio esistenziale, minato dalla caducità. Non vi leggo alcuna retorica, ma un dire che mi piace e condivido. Ho un debole, lo confesso, per questo tipo di poesie, ma la tua mi sembra bella al di là di ogni mia debolezza.

il 24/03/2013 alle 19:09

mio dolce andrea.. come vedi (nn riesco più a commentarti nell'immediato).. ultimamente mi stai spiazzando.. i tuoi testi, oltre che essere meravigliosi, hanno in loro un seme distruttivo che in certi momenti mi sconvolge.. usi tutte le parole buone del nostro vocabolario delineando però un oscuro tormento dell'anima che lascia senza fiato.. a chi sia rivolto questo tuo testo non lo so.. ma lo sento molto.. un bacio francesca

il 24/03/2013 alle 19:13

Caro Sancho grazie delle belle parole e della profonda analisi(Leonard Cohen...magari, ma già è un piacere che l'abbia letta tu)...sono lieto che non hai trovato retorico il testo, sia perché non è mia intenzione sia perché non vorrei mai farne, ma il pericolo di questi testi "esistenziali" è appunto quello...ti ringrazio ancora, buona serata e buona domenica, andrea.

il 24/03/2013 alle 19:33

carissima franci il tuo commento sarebbe potuto giungere fra 5 anni luce o essersi perso nelle ere passate(le macchine del tempo aiutano sempre) ma avrebbe comunque la tua dolcezza la tua profondità e la tua freschezza...neppure io so dirti a chi sia rivolto il testo, forse a me stesso, forse al mio fare "poesia", non so...il senso di angoscia esistenziale, il seme distruttivo di cui parli...non so mai se germoglierà o s continuerà a crescere in profondità...come vedi anch'io sono senza parole...grazie del tuo gradito commento, ti abbraccio, buona serata^^

il 24/03/2013 alle 19:38

ti ringrazio bandini, un caro saluto ^_^

il 24/03/2013 alle 19:38

....Beh, caro Andrea, sono rimasto un bel po' con la penna in mano non sapendo che dire...in fine mi sono deciso a scriverti.......per dirti che stai continuando a fare esperimenti......un abbraccio, rom.

il 24/03/2013 alle 21:56

ti ringrazio...beh più che esperimento questo personalmente lo definisco una comunicazione, però si dai anche esperimento può andare bene....grazie del tuo gradito intervento romeo, ciao^^

il 24/03/2013 alle 22:01