L’ORGASMO al sommo piacere

Vuoi avere in destino l'orgasmo stupendo
che ti avvolga in incanti e sorrisi d’amore?
Non puoi ottenere questa preziosa delizia
finché dentro il tuo cuore stai solo egoista.

Non s’accende il piacere ben oltre il normale,
se non hai sintonia non con la legge suprema:
non è uno soltanto a pretender bello l’amore,
anche l’altro a riscontro deve esser disposto.

Se tu offri soltanto il tuo membro sol duro
alla donna che t’ama e ti vuole al completo,
sol un poco il suo corpo sentirai accogliente,
per quel tratto sfregato senza vera passione.

Se non è donna convinta che davvero la ami,
se anche oltre l’amplesso non sei affettuoso;
lei diminuisce l’ardore, sol passivo suo sesso:
il suo corpo vibrante sognerà quando donarlo.

Se sei soltanto procace ed anche un po’ rude,
la differenza non cogli tra ottenere e donare,
ti basta solo il piacere dello sfrigolìo del pene,
non sai cosa perdi, se in vera passione la tieni.

Forse un poco hai confuso l’impulso ormonale
con la completa armonia della reciproca voglia:
ti riduci al suo buco per reclamarne l’orgasmo:
ogni volta seguente l’otterrai lieve e più breve.

Con il cuore ristretto a tuo desiderio, affrettato,
senza pensieri e parole coerenti anche nei fatti,
non puoi avere sentore del piacere più grande
che dall’amore è sospinto a più ampio contorno.

Non è il piacere preteso, un po’ goduto col sesso,
che da solo rinforzi e rinnovi l’amore stupendo;
anche l’affetto dapprima deve splendere in cuore:
nella genuina passione si fondono sesso ed amore.

Non pensar che la donna debba amare soltanto
e suo dovere rimanga di soddisfarti gl’impulsi:
in più ampio risalto anche lei mira all’orgasmo:
è il suo segno più bello dell’amore e del sesso.

Tutto questo natura ha ben disposto in profondo,
affinché la vita continui al suo più alto livello:
con l’amplesso in piacere si avvia la vita,
con l’amore d’incanto si porta più in alto.