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Pubblicata il 19/03/2013
Eccomi qui d’innanzi al mare
rapito dal nitrito d’uragano
nel gelido iemale mattutino
acqua che sale sulle onde
cuore sospinto dal vento.

porta il fragore di risacca,
sul rombo sordo della ghiaia,
verdi ghirlande d’alghe,
spiccate dagli abissi,
sogni tornati sul cuscino.

nel caos che inghiotte il tuono
un risuonare d’echi di richiamo
ricordi, come gridi di gabbiani
oltre le nubi di piombo, grevi
simili a vecchi dolori, per sempre vivi.

già la tempesta rischiara all’orizzonte,
non tutto è qui, in quello che conosco
altro mi porta questa luce.
vorrei lasciare ciò che mi rimane
quello di me che vedo alla deriva.

disegno sulla sabbia un’altra vita,
solo un accenno, prima che monti l’onda,
la sfoglio come una margherita:
la voglio o non la voglio?
il resto è mare tutt’intorno.
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bravo bella :-)

il 19/03/2013 alle 20:18

mi piace! sissì! a presto frida ^ ^

il 19/03/2013 alle 23:49

Profonda ed intensa, mi ricorda quasi una canzone dei R.E.M. perché ha quel tocco di malinconia che non è propriamente tale e quella forza di entrarti dentro far rivivere in te quel dubbio... inoltre mi congratulo anche per l'uso sapiente del lessico che tanto da sostegno a questa poesia, un connubio tra parole ed emozioni., un caro saluto, andrea.

il 24/03/2013 alle 19:46

Lirismo ed evocatività davvero vividi. Complimenti, mi è davvero piaciuto lo sviluppo di questa poesia.

il 16/04/2013 alle 11:53

Versi molto veritieri ;c'è sempre il dubbio nello sfogliare I petali della margherita; ma disegno sulla sabbia un’altra vita, solo un accenno, prima che monti l’onda... bravo poeta!

il 23/04/2013 alle 17:32