Accumulo
croste di fiabe
messi di melme cromate
da inconscio manipolate
un bene sciagurato che anela
l'arcano della dannazione
mentre scendo nel buco a rovescio
con sorriso su labbra dementi
prendimi cielo sgraziato
la mia tinta vinaccia ti dono
prendimi ora
che turpe mi fotto l'aurora
su prati di muse sfiorite
di linfe seccate alla fonte
in faccia ti rido.
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