...caspita , è tosta,ma rileggendola, c'è qualcosa di misterioso che si collega dal passato al presente...piaciuta e votata...
the end must be taken in the hands there’s no honor in a fictitious life, but why is it really hard to leave the dread? con queste domande tu mi logori! un bacio! :)
cara franci, con questo testo ho concluso la cinquina di quelle poesie in cui ritraggo il mondo, la realtà decadente...questa pur non avendo la violenza espressiva delle altre, ha però una forza intrenseca, secondo me ovviamente, maggiore...il mondo è in decadenza la colpa è nostra però non possiamo rinunziare alle illusioni che ci spingono a vivere, eppure sappiamo che finiranno un giorno, eppure abbiamo paura di abbandonare la paura, quella di comprendre ciò che i circonda, gli errori fatti...figli nostri e dei nostri antenati...alla fine si afferma la volontà estrema in questo testo...ringraziare il fuoco che purifica il mondo(fuoco metaforico, una cancellazione delle idee e preconcetti passati) la nostra pira funeraria, atto di morte e di affermazione vitale al contempo...con questo ho dato anche una psiegazione del testo, almeno quello in inglese...quello in italiano è più o meno lo stesso però tradotto con immagini surreali, pi ad ognuno la libertà di lettura...scua cara franci se ho apporfittato del tuo commento per le mie dilungazioni, grazie della lettura e delle costanti scambi di idee, ciao^^ ti abbraccio, buona serata, andrea^^
questa te lo dico, è la mia preferita.. e la valenza che tu dai al fuoco io spesso l'ho data all'acqua, simbolo biblico di purezza ma anche non! l'acqua purifica e corrode, consuma, lentamente.. due facce della stessa medaglia..
questa te lo dico, è la mia preferita.. e la valenza che tu dai al fuoco io spesso l'ho data all'acqua, simbolo biblico di purezza ma anche non! l'acqua purifica e corrode, consuma, lentamente.. due facce della stessa medaglia..
Caro Andrea,Un'altra tua chicca di poesia...meravigliosa. Leggo in questa tua poesia una certa nostalgia...qualcuno da ricordare?Però non sono daccordo quando dici che non può esistere il sogno senza l'incubo.L'incubo può verificarsi quando ciò che cerchi non è realtà:ma se c'è una realtà non ci sarà mai un incubo. Salpare su navi vichinghe è andare verso l'orizzonte..è da conquistatori:e tu lo sei Un carissimo saluto Aldo-
Una danza! Sale come un velo tra le mani di una danzatrice. Bella!
Notevolmente bella e profonda...non dico altro perchè ho letto quello che dici sopra e devo riconfermare quello che ho sempre detto che sei una persona molto sensibile riflessiva e profonda anche nelle tue introspezioni. Complimenti Andrea.....ciao, alla prossima...
ciaoaro aldo, come dicevo a francesca la parte italiana data la sua impostazione è di libera interpretazione, benchè abbia i suoi legami col testo inglese...comunque dici di aver trovato nostalgico il pezzo..forse ma se lo è non è voluto...riguardo l'icubo e il sogno invece credo che debbano per forza essere uniti, come potrebbo deliziarci d'un sogno se non abbiano conosciuto l'icubo, e come potremmo scoprire l'orrore dell'icubo e poi superarlo senza sperre in un sogno...inoltre la mia voleva essere una metafora sul fatto che spesso la felicità le cose positive della vita, e la vita stessa, sono cosparse d'ostacoli, eventi spiacevoli, peforate dai rovi come nella poesia, quindi il sogno s'accompagna all'incubo... grazie del tuo caro passaggio, ti abbraccio, Andrea.
grazie ancora a tutti, e a chi passerà, anche solo a leggere, andrea^^