PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/03/2013
si fanno delle scoperte,
chiuse o aperte,
si inventano le cose.
pero' per chi? al quale scopo?
e cosa sara' dopo?
e chi le apprezzera'?
il Sole? la Luna? le stelle,
che sono fredde e belle?
gli amici sconosciuti?
i nemici mai incontrati?
infatti,
si riempono i secondi,
i minuti e i giorni
con le faccende che sembrano importanti
solo per gli amanti,
e sempre matti e pazzi
per i tipi e per i ragazzi
che non si interessano in niente,
solo negli amori,
nei dolci cuori
degli uomini docili
e pronti,
con i belli conti,
con le muccie dei denari,
che hanno comprato i monti e i mari,
che proclamano uno e confessano l'altro,
battendosi per la cultura
e sempre essenti vigliacchi e rustici,
parlando amori, facendo gli odi-
cantiamo, dunque, i lodi
alle parole immense,
ai promessi messi
in pratica delle vite-
noi siamo i talenti,
noi siamo i miti
delle nostre ore,
dei nostri cuori,
delle armonie,
delle segrete sproposte
alle coste
dei nostri pensieri,
alle nostre voglia
cancellate da moglie,
cancellati dagli altri,
o dalle nostre gentilezze-
si finisce co i pezzi,
con delle particelle
alle qualle non importa
se sono brutte o belle.
ivan Petryshyn
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