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Pubblicata il 10/11/2002
Notte di fuochi in cielo
con l'aria chè percossa
da mille e mille tuoni,
e il monte a blocchi cede
trafitto dalla pioggia.

Ugual tempesta scuote
di sogni una montagna,
franano ormai i pensieri,
si sbriciola una vita
precipitando in basso
con fiume ch'è di fango.

Nel cielo ripulito
ora s'affaccia il sole,
ove non c'è più il monte
ecco risorge vita
e il nero limo accresce
un candido germoglio.

Ugual destin non trovi
se frana la tua mente
chè il fango d'una vita
tutto sommerge e copre
con un'ignobil morte.
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La diiferenza tra una tempesta di natura, e le tempeste della nostra anima....hai colto proprio nel segno...accidenti....spesso il detto "dopo la tempesta sorge sempre il sole" per le tempeste del nostro cuore non vale!!!
Bravo!
Mary*

il 10/11/2002 alle 10:42

E invece no, vale anche per noi, parola di...
ex-tempestato.
Grazie per il bravo.
Gaetano

il 10/11/2002 alle 22:54

...terribili i versi finali...amico mio nulla può e deve permettere di infangare la nostra vita...è forma di umana comprensione verso se stessi il perdonarsi i propri errori ed accettare i propri limiti...cadiamo nella superbia e in stupido orgoglio affogando nei sensi di colpa la nostra mente...precludendo il cuore a gesti di amore...che non compensano, ma aiutano a vivere in comunione con chi è ancora vivo accanto a noi...
...cmq è sempre bello leggerti...fai parte del mio cuore...e ti assicuro che non sei una "abitudine"...
...baci...simy

il 11/11/2002 alle 01:07

Forse non era molto chiaro, ma il senso delle mie parole era proprio questo: se lasciamo che la nostra mente, la nostra razionalità venga sbriciolata, allora la nostra fine sarà "ignobile" in quanto avremo perso tutti i caratteri di "umanità".

il 11/11/2002 alle 09:13