Non è mai facile esercitare la facoltà del giudizio: ci si prova; la capacità o l’incapacità è stabilita da chi cerchiamo di giudicare. Il nostro occhio giudica i colori, l’orecchio i suoni. Dalla lettura di un testo deriva una valutazione, una stima dello stesso, ma rimane una nota del tutto personale, si può sempre sbagliare. Un esempio: a me questa tua poesia è piaciuta, a un altro può non piacere.
pienamente d'accordo con ugomas! e la tua è semplice ma di grande effetto! per il resto, io ho imparato, "nel bene e nel male purché se ne parli" e, aggiungerei, "non ti curar di loro, ma guarda e passa"! Un bacio! a presto
bravissimaaaaa non si possono giudicare gli altri, se prima non giudichiamo noi stessi e giustamente gli stessi tarli saluti
il mio scrivere è solo dettato da uno sfogo che da dentro al cuore deve uscire per non farmi morire.......tutto il resto sarà un guarda e passa!grazie a tutti.....