No! Vi prego, altissime stelle,
non ve ne andate dal mio cielo!
io v’imploro, o complici sorelle,
chè a voi dissi ciò che ad alcun rivelo!
l’Invidia vostra non rima con Amore,
eppur, se andate via, mi sarete nel cuore.
e tu perfino, o Luna, così rotonda e bella,
per amara infedeltà adesso mi tradisci!
proprio me tradisci! Io sempre t’amai
per anni luce, pur essendomi distante,
io, che nelle notti ti contemplavo assorto,
quando nel velluto argenteo del tuo volto
ti piaceva spesso cambiare l’espressione,
la quale a volte riluce e a volte divien truce.
ahimè, or che amo di mortale amore,
così dissimile da quel sublime nostro,
non sai quanto m’addolora il cuore
di vederti da me ormai tanto distante;
ma tu, maliziosa, sapevi per mia natura
che non avrei potuto mai esserti amante!
e così te ne vai, con insanabile rancore,
lungi da chi non smise mai di amarti
e mai rinnegherà questo folle amore:
chè prediletta tu fosti, or mia sciagura!
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