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Pubblicata il 01/03/2013
continua a chiederselo vivendo un'interminabile e oscura notte senza trovare risposta.
persino il ragno sa che il giorno arriva ogni qual volta la sua ragnatela scintilla.
ma sul suo viso sono rimaste solo lacrime arrugginite a scintillare squarciando la luce.

la sua esistenza si era pian piano trasformata nella nenia di un rosario e lei era diventata prigioniera dei suoi affetti e dei suoi silenzi-assensi.

la punta della sigaretta accesa tra le sue labbra era l'unico colore che le era rimasto da guardare.

la risposta ci attende proprio lì, in fondo, dove non vogliamo ancora guardare.

siamo sangue raffermo su muri di plastica bianca.
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molto interessante ,con parole ben scelte.marinella

il 02/03/2013 alle 09:11

Lettura molto gradevole ricca di contenuti. Molto brava! Ciao patty

il 02/03/2013 alle 10:18

Credo che sia una affermazione del tormento dell'anima che si lega alla domanda del titolo. E' una confessione personale che vuole travalicare i confini della solitudine, ma c'è la superba conclusione a ricordare la violenza della vita. Complimenti.

il 02/03/2013 alle 12:01

Mi sei piaciuta.

il 02/03/2013 alle 14:39

ringrazio patty e marinella che non mancano mai di commentarmi in modo dolce ma fermo, elegante e sereno..grazie! grazie mille a ugomas.. sono felice che ti sia piaciuta! e un grazie a Deciomassimo che ha colto perfettamente il messaggio delle mie parole e l'ha descritto in modo sublime! un bacio forte forte a tutti! francesca

il 02/03/2013 alle 19:11

aggiungerei alle parole di Decio, una superba conclusione a ricordare la violenza della vita e il suo essere finta ingannevole e fragile...questo sento di dirlo poichè parli di muri di plastica e non di pietra...ma magari è una mia sfumatura di pensiero...però nulla toglie che è un testo notevole, pieno di forza, una forza insita nell'animo che combatte con l'incertezza e la crude realtà che si figura innanzi ad esso...adoro la terza riga e le ultime due... ciao cara franci...andrea^^

il 02/03/2013 alle 22:40

hai colto perfettamente il mio pensiero... andrea! ti abbraccio! a presto! francesca!!!:)

il 03/03/2013 alle 12:15

Il profumo acre e forte di quel sangue...è pure la terrazza dalla quale leggere questo tuo scritto come sempre onirico fotogramma di una realtà ben desta!

il 13/03/2013 alle 11:18

Non sempre la vita si presenta come è stata immaginata, anzi quasi mai. Lorenzo

il 20/03/2013 alle 21:20

me ne sono accorta, lorenzo, ma mai, ancora, la realtà è riuscita a superare la mia fervida immaginazione.. questo è il punto.. appunto. a presto frida

il 20/03/2013 alle 21:45