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Pubblicata il 28/02/2013
Un bianco candore di nostalgie
quest’aria d’oggi che sprezzante gioca
coll’umor vitreo degli sguardi
attoniti e soli,
sgomenti e persi.
non uomini, non spiriti
ma viandanti carcasse vuote e inermi
costrette al giogo del tempo
costrette nell’ipocrisia nel vento.
e pare quasi un perverso inganno
quella luce che il cielo palesa un istante
dando una speranza di gioia
che presto svanisce
nel turbinio della fosca giornata.

a.G.
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mi ripeto!? e che mi importa! meravigliosaaaaaaaaaaaaaa!

il 01/03/2013 alle 16:59

vi ringrazio, mai abbastanza, ad entramb, ciao, Andrea.

il 01/03/2013 alle 17:45

Vi leggo( forse per mia deformazione letteraria) riferimenti ad un autore che amo molto: Giovanni Verga. La forza del Destino travolge gli sforzi di chi cerca la luce per emergere dalle tenebre. E tu discorri con veemenza di ciò che senti nel tuo animo. Apprezzo molto questa tua vena poetica. Ciao.

il 02/03/2013 alle 12:07

ti ringrazio caro amico...riferimenti diretti e voluti a Verga e alle sue opere non ci sono, benchè io apprezzi molto l'autore...ho solo espresso un concetto, uno stato d'animo è meglio dire che mi aveva preso un giorno...questo testo è un po' vecchiotto...penso di un mese fa...grazie del tuo sentito, gradito e apprezzato intervento, ciao Decio, Andrea^^

il 02/03/2013 alle 21:26

malinconica, sentita

il 10/03/2014 alle 21:14

grazie della comprensione, era un periodo piuttosto giù....un caro saluto, andrea

il 11/03/2014 alle 00:08