Quando sei sommersa dalle finte verità
quando la tua gioia sembra farsi ricordo
dovresti cedere alla più segreta voglia
dovresti cogliere il più grande dei rischi
far deragliare il vagone prima della curva
verso lo schianto dell’estasi pazza.

osserva quella che sembra natura e fallo a lungo
osserva quella distruzione che brilla vestita d’oro
dovresti cedere al desiderio di farla sparire
dovresti accettare di non volerti rassegnare
portare una voce tra i silenzi frementi
aprendo l’alba sull’oblio del malato.

parlami con quegli occhi che sanno tutto
toccami con quelle labbra che cambiano tutto
porta su queste vie le fiabe dell’amore
porta su queste strade le favole della vita
dissacra tutto fino all’ultimo fiato
e raccogli la dolcezza della violenza.

lascia che il respiro vibri sulla fantasia
scommetti sulla bellezza d’una carezza
accogli le mani su quei seni della vita
accogli le dita fra quei capelli della notte
vestiti di frenesia e drogati di piacere
nell’orgia dei pensieri delle voluttà immortali.

a.G.