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Pubblicata il 27/02/2013
S'accompagna alla passeggiata
il volo d'un corvo,
immaginaria presenza dei versi
simbolo primo del mio esistere
ancorato a visioni ancora chiare.

la sera scende più lenta;
l'inverno, il pugno duro dei mesi morti,
si schiude piano in una carezza
frettolosa di quella primavera
ancora così distante.

marzo, mese dell'uomo,
servo volubile d'un cielo nevrotico
s'accosta a gente e parole
a foreste e frasi nuove;
ma qualcosa non appare.

i fiori sono ciechi,
distesi sotto un indissolubile gelo,
smosso in angoli bui da qualche merlo
intento forse alla ricerca d'un verme
o a quella certezza che sopisce nel ghiaccio.

non m'importa se le giornate hanno sole
la nebbia di qui pervade ancora l'animo,
un bianco muro di parole sbiadite
tanto bagnate tanto fredde tanto sole,
come una foglia che si lacera sulla strada.

non esprimo un artistico buio
nè vado in cerca d'una deprimente illusione.
colloco rami secchi e vuoti sopra piastrelle
componendo verità quasi irreali,
tanto per esistere tanto per vivere.

a.G.
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lo vedo spento il tuo marzo caro Andrea,come fosse un ponte tra il sole(un nuovo inizio) e il buio(il tuo stato d'animo attuale,freddo e chiuso),non resta che lasciarlo passare..ciao

il 28/02/2013 alle 10:58

la chiave di volta_correggimi se sbaglio_è il paragone tra i tuoi versi e ciò che le stagioni regalano alla terra.. così questo corvo un po' stanco di ogni ripetitività vola in pieno inverno alla ricerca di foreste e frasi nuove, ma la certezza che sopisce nel gelo indissolubile lo disincanta, e così, persino i fiori diventano cechi. Come il merlo alla ricerca di cibo cerca di smuovere la primavera, così tu sei intento ad attenderla, scrivendo rami secchi e vuoti sopra un foglio di piastrelle, Tanto per esistere, tanto per vivere (e l'ultima strofa, credimi l'adoro!). Ma, permettimi dolcemente di dissentire: le tue parole non sono per nulla sbiadite su quel muro bianco che è nella mia mente, ma incise come un meraviglioso tormento! A presto, caro poeta maledetto!

il 28/02/2013 alle 11:58

Un testo che per la stesura merita applausi. Si nota l'animo cupo dell'autore ancora intriso di nebbia, i fiori chiusi che stentano ad aprirsi , ma ora carissimo sono convinta che il sole presto arriverà e riuscirà ad illuminare e scaldare il cuore, si apriranno nuovi orizzonti, sempre che sia disposto ad accogliere le risorse della nuova stagione. Ciao e buona giornata

il 28/02/2013 alle 14:27

allora lasciamo che sia il tempoi a decidere e mutare il corso..grazie del tuo intervento, ciao pako, andrea.

il 28/02/2013 alle 18:22

Beh...l'hai trovata in pieno quella chiave di volta...ti ringrzio per il rincuoramento...poeto maledetto è un complimento che non merito...ciao cara Andrea^^

il 28/02/2013 alle 18:23

Speriamo dai...ciao lorella e grazie

il 28/02/2013 alle 18:23

molto bella e goduta. ciao Andrea.

il 28/02/2013 alle 20:41

grazie gianni, ciao

il 01/03/2013 alle 17:44