Ti lascia attonito
l'essenza inviolabile
Ogni volta stordito
Il tentativo inutile
Muro, che si erge ardito
La rabbia dell'insondabile
Non ti apri alla Fede
Non permetti certezza
Furenti, i colpi di maglietto
Ma non esiste chi vede
Al dì là della fortezza
Non crolli mai , maledetto
E allora c'è chi muore
Ai piedi del colosso
Le mani come il cuore
Sanguinanti, fino all'ossso
l'inutile speranza d'amore
Derisa dal Muro, che giammai si è mosso
Cadaveri ammassati
Di coloro che mai arresi
Nei secoli passati
usarono tutti i loro arnesi
Montagne di corpi squassati
Da mille Fedi e da mille tesi
Ed allora ti arrampichi
Sulla montagna decomposta
Sui libri Sacri ti inerpichi
Cercando a tutti i costi una risposta
Persino nell'Alchimia degli alambicchi
Ma nemmeno una pietra l'hai discosta
È un grido infinito di disperazione
Ben sapendo che il muro muto
Oscura ogni tua ambizione
Di scrutare chi l'opera ha compiuto
Quel Dio che ami per supposizione
E morirai nel dubbio di non aver saputo
Ma ve ne sono alcuni, eterni sognatori
Che ancora cercano di aprire una fessura
Lavorano in segreto e senza allori
Da Mezzogiorno a Mezzanotte, ora di chiusura
Delle Virtù Morali son cantori
Disprezzano l'accidia e cercano avventura
Son Cavalieri che vanno verso Oriente
In cerca di quel Muro senza porte
Animati dalla Colomba e dal Serpente
Non dargli l'Oro... Ci comprano la sorte
Solo del Muro è ricca quella Gente
Se gli dai l'Oro... Si comprano la Morte.