PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/11/2002
Ho ascoltato
In lontananza
Una nenia
Triste
D’una lingua morta
Note fredde per l’etere
Che suggono lacrime e dolore.
E mi sono visto
Trovato
Su una collina di fronte al mare
Solo
A rimirare schiuma bianca
In effervescenza
Su onde che mugghiano basse.
Poi la musica cambia!
Tamburi e nacchere
Battiti di mano
Chitarre dalle calde corde
Sensuali note nella mente
E sei tu che ritorni
In me
Per me
Per te
Su me
Per vivere e ballare.
Uniamo le musiche
Allora!
Architettiamo una sinfonia
Che sappia d’eterno
Di noi
Di magiche note
Di trionfali passioni
Di due corpi
Che si suonano
Si cantano
Si battono
S’intrecciano
Componendo melodiche armonie
Dove i fiati
Le percussioni
Sono naturali!
E ti suono come arpa
Mentre con le dita
Ti scorro lungo la schiena
Flessuosa
Felinamente protesa
E i capelli ti carezzano
Più giù
E t’inarchi
E mi canti
L’universale madrigale
Che ferma la natura
Richiamando un dio sulla terra.
Audace sirena
M’attiri
Lanciandomi musiche
Che sanno di te.
E ti dirigerò
Mentre invoco
Il carme che mi rende giustizia.
E il piacere
Servirà da spartito.
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L'hai inserita nelle lussuruiate, ma trasuda tanta dolcezza, quanta ne può produrre un amore che nasce nell'anima prima ancora di abbandonarsi al corpo.
Molto bella, complimenti.
Gaetano

il 09/11/2002 alle 23:29

Sono daccordo con gaetano e mi associo pienamente al suo commento.....bellissima musica....
Ciao
Mary*

il 09/11/2002 alle 23:41


vai, musica, vai
porta il mio cuore
fra nuvole piene di vento

segui il cammino del sole
e i tuoi versi d'incanto
fanne luce alle timide stelle.

il menestrello

il 10/11/2002 alle 02:36

Grazie,Ily.
Poesia di un momento, di un ricordo, di un sogno.
Poesia di me con Lei.
N.

il 10/11/2002 alle 12:33

Hai ragione. E sono stato indeciso fino all'ultimo. Questa poesia l'avevo inviata martedì scorso.
E c'era una ragione ben precisa.
Oggi, forse, non l'avrei scritta e nemmeno spedita.
Ma è stata per un debito di riconoscenza verso me stesso di un giorno, forse di un tempo.
Lussuriata perchè potrebbe, in altri, creare stimoli simpatici.
Grazie.
E.

il 10/11/2002 alle 12:36

Grazie, Mary.
Lirica che oggi ha un sapore d'antico.
Molto amaro in bocca.
Spero leggerai quella che sta per uscire tra oggi e domani.
E.

il 10/11/2002 alle 12:37

Come sempre interpreti le poesie cogliendo una musicalità che altri non notano.
Grazie.
E.

il 10/11/2002 alle 12:39

Bentrovata, Sera.
Hai proprio ragione in tutto.
Ti anticipo che ho inviato altre due poesie. Una è un gioco di parole ed è stata scritta a ridosso di questa.
L'altra è molto vicina al mio atuale stato d'animo e capirai qual è.
Sai, oggi non l'avrei neanche potuta scrivere questa mia che, nel momento post composizione, invece, mi è piaciuta.
Ero così nei meandri della mia mente che vagolava ad di sopra di un corpo stanco; stanco di tutto.
Un abbraccio
E.

il 10/11/2002 alle 15:57

...è molto bella nemo...è una melodia d'amore bellissima...c'è tutta un'orchestra di sensi e sentimenti...ogni lembo di pelle è coinvolto e coinvolge...sei un vulcano di emozioni...vorrei tanto che riuscissi a ricevere tanto amore...quanto ce ne proponi con questa dolce sinfonia...
...baci...simy

il 10/11/2002 alle 18:10

Ti ringrazio, Nicoletta.
Poesia di un momento.
Ora sono un chitarrista al quale gli hanno fracassato le mani.
Ernesto

il 10/11/2002 alle 18:43

Ricevere amore? E da chi? Ma cos'è?
Son solo fantasie di umani che non credono nel perdono; qualcosa che si racconta agli angoli di strada, sotto i ponti, vicino al mare a qualche randagio che ti cerca per morderti se non hai nulla da mangiare.
Questo ricevo io. Do solo la mia fantasia.
Grazie.
N.

il 10/11/2002 alle 18:49

Ricevere amore? E da chi? Ma cos'è?
Son solo fantasie di umani che non credono nel perdono; qualcosa che si racconta agli angoli di strada, sotto i ponti, vicino al mare a qualche randagio che ti cerca per morderti se non hai nulla da mangiare.
Questo ricevo io. Do solo la mia fantasia.
Grazie.
N.

il 10/11/2002 alle 18:51