Quietamente,
sazia di anni,
come un ricamo,
abbandonasti la tua anima
sul davanzale della finestra,
nell'immobile calma del giorno.
le rose rampicanti piegavano il capo,
e ondeggiavano i rami,
assorte nel vento.
scivolavano indifferenti le ore,
prive del suono gentile della tua voce,
del tocco leggero delle tue mani.
l'azzurro dei tuoi occhi dilaga
immenso nell'azzurro dei miei.
le tue favole,
come ciottoli d'argento
alla luce della luna,
mi indicano ancora
la strada di casa.
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