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Pubblicata il 09/02/2013
Cogitar m'appresto, e' data l'arguzia del sapere fremente esternar possa, mente mia.
Cara sottil voce arcaica nel pronunziar lume , giuliva nel manifestarvi.
Uomo, le cui speranze riposte in vita, ove cio' che permanga giaciglio di frugale ricordi attempati e fulgidi in vestigia.
Anni sopraggiunti, ed immagini correlate da eventi incondizionati, in desiderosi attimi.
Scorgere cio' che fui melanconia mi invada, e l'ego dimorar appassir non debba.
vita donatami ed adulata porsi grazia ed amor, abbandonandone sopraggiunta razio.
Avea ancor pochi anni e cio' che resti, il ricordo do cio' che fui semplice Uomo..............
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molto bella buona domenica

il 09/02/2013 alle 11:24

Testo sofisticato e maturo, complimenti.patty

il 09/02/2013 alle 11:40

Bel linguaggio aulico.Piaciuta

il 09/02/2013 alle 21:58