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Pubblicata il 31/01/2013
Pippa Bacca

Ora lo ricordo il tuo nome
e quello che facevi un abito da sposa
per strade di persone di popoli e genti
da incontrare da attraversare da sposare tutti, nel tuo dimesso abito bianco.
Istambul Damasco Beirut Gerusalem
volevi avvolgere col tuo velo nuziale
l'opera d'arte vivente di te,
ma la carne ti è stata tolta
non da uno ma tutti gli increduli
i dubbiosi gli strafottenti i violenti
gli ignoranti i remissivi.
So' il percorso del tuo viaggio
ma il perché, tutto, posso solo intuirlo
un perché che non ci stà nel mio capire,
nel mio giardino recintato coi cavalli di frisia,
e appena fuori il tuo abito da sposa
lacero a grondare il sangue delle donne, delle religioni, delle razze, della follia.
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Stupenda!

il 31/01/2013 alle 11:27

Ti ringrazio, Patty, per la tua attenzione. sergio

il 31/01/2013 alle 13:37

Presumo sia un ritratto poetico di qualcuno che conoscevi... bello, e ben realizzato, inoltre mi piace perchè non è la solita descrizione del volto i capelli... ma dell'animo di una donna nel momento più bello, pazzo, felice, strano della sua vita... se ho sbagliato ad intder la poesia, cioè come ritratto poetico, fammelo sapere.... ciao Sergio Andrea.

il 02/02/2013 alle 15:31

Sono venuto a conoscenza di Pippa Bca, solo dai giornali, nel giorno in cui fu uccisa in turchia nel corso si una sua performance artistica coraggiosa e per me incomprensibile, se vuoi digita il suo nome su google e comprenderai meglio questi che sono un pallido tentativo di richiamarla alla mente. Grazie Sergio

il 03/02/2013 alle 05:45

perdona il mio ritardo... ho cercato Pippa bacca, che non conoscevo e trovo ammirevole che tua abbia dedicato una poesia a questa grande persona... è un valore aggiunto, grazie della poesia e della notizia che mi hai fatto apprendere. Andrea.

il 08/02/2013 alle 15:54

Sono contento, Andrea, di avere condiviso con te, un omaggio ad una persona che ha avuto il coraggio di mettere la propria vita sul piatto della comprensione dei popoli e delle religioni. sergio

il 09/02/2013 alle 05:35

Ho riconosciuto subito la donna a cui hai dedicato la tua poesia. I martiri non hanno epoca e ignorano il loro destino. Sanno essere ricordati per i loro messaggi protesi al futuro e Pippa è la sposa che ha saputo difendere la condizione della donna, anche se come donna non è stata difesa. Complimenti, Sergio, e un caro saluto.

il 09/02/2013 alle 15:12

Sono contento che tu, con me, hai ricordato una donna, persona artista sposa coraggiosa della sua debololezza ed inerme in quell'abito nuziale , ingenua fiducia nel genere umano che l'ha imolata alla sua maschile prepotente arrogante ignoranza. ricambio il saluto, sergio

il 11/02/2013 alle 06:08

Mi commosse molto quell'evento... è terribile quale sia la fine riservata a così tanto speciali persone... il mondo macina tutto e non fa prigionieri...

il 22/07/2013 alle 14:32

MI riporti , Gioiapura, a quell'avvenimento che dividendoci tra inconsapevoli, distratti e incapaci di dare luogo ad un moto di sdegno ci ha interssati tutti.. sergio

il 23/07/2013 alle 05:38