L’arco di questa luna che risplende
nella serata gelida invernale,
il calor dell’anima mia prende
per lasciarmi in malinconia mortale.
Così il pensier a te corre veloce,
e un calor immenso esplode allora
di speranza, nel sentire tua voce,
nel pensar a te, mia dolce Eleonora.
Ma l’arco di luna ancora m’atterrisce,
irridendo, glaciale, la mia speme;
e ancor l’anima mia alla tua s’unisce,
gettando indomito d’audacia il seme
nel sentir che nostro amor mai finisce;
insieme a te l’esser mio nulla teme.
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