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Pubblicata il 29/01/2013
Strignenne l'aquilone dinte e mane...
Curreve appriesse e nuvole dò nciele
cercanne o sole ca s'annascunneva.
E l'erba nfosa me nzeppave a pelle
o viente scutuliave inde e capille
e palpite do' core a mille a mille.
Che stracce me faceve e bambulelle
co gesse nterre e case pà campana
o gioco dò silenzio...
a corda ...acchiapparella
quanta felicità senza pazzielle.
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nostalgicamente bella, come tuo solito.

il 29/01/2013 alle 17:15

I ricordi tornano alla mente con nostalgia .. rivivere certe emozioni fa' riflette ...oggi che il progresso ne svaluta il valore.grazie del gradito commento.annarella.

il 29/01/2013 alle 17:53

Ho letto la tua nostalgia, mi sono lasciata rapire dalla mia e mi sono ritrovata in mezzo alla terra argillosa della vigna a spingere mio fratello su una macchinina nera con i pedali, malconcia e vecchia ma così cara. Abbiamo continuato a giocarci anche quando ci siamo fatti un po' grandicelli per infilarci dentro, così si è rotta ma abbiamo riparato il sedile sfondato rinsaldandolo con il fil di ferro. Poi siamo cresciuti davvero troppo e la macchinina nera a pedali è finita appesa al muro della baracchetta. Un giorno mio Padre l'ha regalata senza nemmeno chiederci il permesso. Avrei voluto andare a riprendermi il mio pezzo di ricordo, un pezzo del mio cuore fanciullo, ma poi ho saputo che l'aveva donata a un bambino, povero in canna, come lo eravamo noi ai tempi delle gare in vigna. Sono sicura che l'avrà amata quanto l'abbiamo amata noi. I giochi hanno un'anima.

il 30/01/2013 alle 19:23

Commovente pensiero...grazie x avermi dato un segno di solidarietà e condivione ...ammirata! annarella.

il 02/02/2013 alle 20:04

Mi hai riportato indietro di tantissimi anni Anna ed ho visto una bambina bionda e ricciuta con la bambola di pezza in mano che ho amato per tanti anni.Grazie Annare.bacio Marì

il 04/02/2013 alle 17:10