PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2013
Sono sola sulla spiaggia,
i gabbiani hanno allegramente pasteggiato
con le ultime briciole,
quelle che avevo tenuto da parte
per segnare i miei passi sulla sabbia.
Tanto non servono più:
tornerò via mare,
affidandomi alla corrente.
Prima di sparire nel blu,
resto un po’ qui stesa ad asciugarmi al sole,
un paio di conchiglie sugli occhi
per non vedere il silenzio,
mentre la salsedine appiccicaticcia
rende la cinghia che mi lega le ali alla schiena
impossibile da aprire.
Mi tocca tenerle.
Per l’aureola non c’è problema,
vento e umidità l’hanno fatta a pezzi già da tempo,
la lascerò qui,
così com’è,
improbabilmente tenuta unita da pezzi di scotch.
Vista così, mezza seppellita dalla sabbia, mi fa quasi tenerezza.
È strano pensare
a quando mi bastava saperla agganciata sulla testa
per sentirmi protetta.
Me la immaginavo
come un disco luminoso
magicamente levitante.
Era solo cartone e scotch.

Oggi di fronte a TE mi sento un’idiota, piccola, piccola.
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La sincerità non è mai banale verità. E' una confessione che hai lasciato sulla spiaggia perchè altri sappiano di te o è stato il disinteresse a ricordarti che fosti un angelo che non sa più volare ed ha rinunciato all'aura della sacralità. Un linguaggio moderno e spigliato che spinge ad ascoltarti.

il 29/01/2013 alle 14:03