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Pubblicata il 26/01/2013
Gelido bacio da queste pietre bianche;
ossa di spiaggia indurite dal tempo
cesellate dal mare
smosse e rimosse da un cane.

L'ora della morte
giunge tanto frettolosamente
quanto lentamente tende a passare.
Eppure nonostante il dono infinito
d'un tempo inesauribile
mai traspare dolcezza e amore.

Ora giusto è definire patetico
questo volto che chiede a chi non può dare
e sente l'incuria di chi gli parla
ma non gli si può chiedere di mutare la norma
di un mondo che ti porta all'inedia d'amore.

Gelido bacio da queste pietre bianche;
ossa di uomo indurite dall'indifferenza
cesellate dalla tristezza
smosse e rimosse dalla sofferenza.

A.G.
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molto allegra, mi piace! stile inconfondibile che si fa apprezzare sempre più

il 26/01/2013 alle 20:58

Sei così giovane Andrea e scrivi versi così tristi, come mai? Attaversi forse un periodo no della vita? perdonami se mi sono permessa di dirti quel che penso te lo dico come una mamma .Ciao alla prossima.Marygiò

il 27/01/2013 alle 01:37

in effetti enio nonostante le immagini siano tristi per così dire...l'ho scritta on un tono a mio avviso di autoironia.... grazie e ciao enio un caro saluto Andrea.

il 27/01/2013 alle 17:22

Prego mary, le tye parole mi sono care...un po di noia più che trsitezza, anche se un velo di malnconia in me c'è smpre in ogni cosa...se il tono di questa è un po scuro me ne dispiaccio, ma questo mi è venuto da dentro, e comunque nelle parti finali ho cercato comuqnue di mettere una velata, seppur leggera irona, grazie e ciao ti abbraccio Andrea.

il 27/01/2013 alle 17:24

Caro Andrea, la noia velata di malinconia spesso suggerisce al cuore versi indelebili come i tuoi. Leggerti è sempre un grandissimo piacere. Un abbraccio sincero.patty

il 28/01/2013 alle 19:07

grazie dolcissima amica Andrea.

il 29/01/2013 alle 01:17