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Pubblicata il 08/11/2002


E' di pelle un pò ombrata
seduto in silenzio sul treno
guardando al di fuori
la gente che passa
sta un pò sulle sue

lo straniero
venuto da lontano

mi siedo di fronte
e gli offro un sorriso
lui ricambia
leggermente sorpreso

e le parole
non hanno un valore
solo idiomi diversi
che non sapresti capire

ma i gesti gridano cose
che mai ha bisogno di voce
e mille pensieri scambiati
su un treno
che corre veloce

i sogni, le gioie
le mille tristezze
i dolori, la fame
le perdute carezze

urla silenziose
fatti di intensi sguardi
di dita nervose
di gesti impacciati

e mani giunte si stringono
quando arriva la stazione

sono passati tanti anni
ma quei muti discorsi
sempre son rimasti quì
indimenticati
nel cuore.
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Bella la scena che descrivi.....incontri di treno...quanti ce ne sono stati nella mia vita....gente silenziosa di cui ignori tutta la vita, ma scruti le espressioni, le rughe del volto...e tutto ti parla del soggetto che ti è seduto accanto o difronte, dietro quella persona, una storia, un passato, speranze e sogni che ignori, e di cui non saprai mai niente, poi arriva la tua fermata, scendi, e hai già dimenticato
Bella...
Mary*

il 08/11/2002 alle 10:24

Io l'ho ricordato.
Tornavo da Milano, era solo sullo scompartimento, ci separammo dopo ore di viaggio, infiniti discorsi fatti di tanti gesti, sguardi, e tante risate.
Due mondi lontani che per qualche attimo, hanno avuto orbite vicine, quasi palpabili.

Forse anche lui ricorda...

Luigi

il 08/11/2002 alle 11:42

...come al solito i tuoi versi sono stupendi paesaggi di vita...ci dai una grande lezione con questa tua...a volte un gesto...un sorriso...un pò di cordialità sanno creare un legame stupendo...non serve cultura...serve solo cuore...e tu ne hai tantissimo...
...baci...simy

il 08/11/2002 alle 16:39

...se credi nella tolleranza non hai bisogno di tanto cuore
se non credi di essere superiore
allora l'uomo olivastro che ti è di fronte
sarà per te miniera di cultura

e a noi tremebondi per un punto che cala la borsa
o un pò di crescita dei prezzi
lui ti potrà insegnare come si può vivere con poco
e spesso dividere il nulla che si ha

cos'è veramente la solidarietà

in quelle poche ore senza parlare
mi insegnò tantissimo
sono passati 13 anni ed io lo ricordo ancora

Luigi

il 08/11/2002 alle 20:04

E' bellissima,
il treno veloce inteso come
vita che corre alla svelta
tanto non accorgersi degli altri.

E' così!
e chi è sensibile si sente spiazzato
tanto che non sa come fare
per potere aiutare un nero,
un tossicodipendente o un depresso.

Con amicizia.
AIRBAG.

il 07/12/2002 alle 12:50

No, Ale, lo puoi aiutare anche con un sorriso
fargli sentire che è un uomo fra gli uomini
e la forza per vivere poi la saprà trovare

Io sono contrario alle elemosine
scambiate per solidarietà
ne va della dignità umana

Luigi

il 07/12/2002 alle 15:47