Bella la scena che descrivi.....incontri di treno...quanti ce ne sono stati nella mia vita....gente silenziosa di cui ignori tutta la vita, ma scruti le espressioni, le rughe del volto...e tutto ti parla del soggetto che ti è seduto accanto o difronte, dietro quella persona, una storia, un passato, speranze e sogni che ignori, e di cui non saprai mai niente, poi arriva la tua fermata, scendi, e hai già dimenticato
Bella...
Mary*
Io l'ho ricordato.
Tornavo da Milano, era solo sullo scompartimento, ci separammo dopo ore di viaggio, infiniti discorsi fatti di tanti gesti, sguardi, e tante risate.
Due mondi lontani che per qualche attimo, hanno avuto orbite vicine, quasi palpabili.
Forse anche lui ricorda...
Luigi
...come al solito i tuoi versi sono stupendi paesaggi di vita...ci dai una grande lezione con questa tua...a volte un gesto...un sorriso...un pò di cordialità sanno creare un legame stupendo...non serve cultura...serve solo cuore...e tu ne hai tantissimo...
...baci...simy
...se credi nella tolleranza non hai bisogno di tanto cuore
se non credi di essere superiore
allora l'uomo olivastro che ti è di fronte
sarà per te miniera di cultura
e a noi tremebondi per un punto che cala la borsa
o un pò di crescita dei prezzi
lui ti potrà insegnare come si può vivere con poco
e spesso dividere il nulla che si ha
cos'è veramente la solidarietà
in quelle poche ore senza parlare
mi insegnò tantissimo
sono passati 13 anni ed io lo ricordo ancora
Luigi
E' bellissima,
il treno veloce inteso come
vita che corre alla svelta
tanto non accorgersi degli altri.
E' così!
e chi è sensibile si sente spiazzato
tanto che non sa come fare
per potere aiutare un nero,
un tossicodipendente o un depresso.
Con amicizia.
AIRBAG.
No, Ale, lo puoi aiutare anche con un sorriso
fargli sentire che è un uomo fra gli uomini
e la forza per vivere poi la saprà trovare
Io sono contrario alle elemosine
scambiate per solidarietà
ne va della dignità umana
Luigi