PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2013
Che credo di fare?
Da solo contro questo bianco foglio
Prepotente di parole, avido di fantasia
Non valgo una cicca calpestata

Allora forza, camminatemi sopra!
Voi gli eletti, lor’signori che ne sanno
Andate e annunciate a voce alta
Chi della poesia sporcò il soave nome

Prego, allora, prego gentili professori
Ministri cardinali e dottori
Assistete felici alla giustizia
Un altro mal pensante pende alla corda

E così me ne vado amici, addio.
Perché di là non vi rincontrerò
Ignoranti e stolti creduloni
Muoio libero cullato dal pensiero.

Eccomi. Cosa sono, spirito?
O delirio d’un cervello
In lotta con la putrefazione
Prima dell’ultima fine.
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Credo che la tua ispirazione sia densa di contenuti poetici. Il Sommo diceva giustamente " Non ti curar di lor, ma guarda e passa" Questa è la casa della poesia, c'è posto per tutti. Certo le gratificazioni fanno piacere, ma scrivere per se stessi, per esorcizzare i nostri pensieri, per condividere i nostri stati d'animo. Chi parla con il cuore non sbaglia mai e non si può piacere a tutti. Dai voce ancora ai tuoi pensieri e resta. Chi non vuol leggere che prosegua pure. Un bel chi se ne frega a volte è quello che ci vuol. un abbraccio patty

il 25/01/2013 alle 17:44

Ahahaha! grazie di cuore, veramente! Qui in realtà non ho trovato mai nessuno di "maleducato" diciamo. Certo, ultimamente ho avuto da ridire con dei "presunti illuminati" di una testardaggine e chiusura mentale veramente allucinante, ma mi piace l'ambiente della Casa della Poesia. Anche perché si può leggere e scrivere di tutto, come in questo caso. Grazie ancora però, ha dimostrato una bellissima umanità.

il 25/01/2013 alle 17:55

questa poesia come altre tue mi piace e scorre bene , mi dissocio dall essere una cicca da calpestare scherzo ciao

il 25/01/2013 alle 18:18

Ho letto poco dei tuoi scritti, complice il fatto che ultimamente ho poco tempo e tu sei nuovo.... questo risalta per la sua forza espressiva e mi piace perchè metti in chiaro che il tuo modo di fare poesia è tuo a prescindere di come altri possano criticarla, posseduti da chi sa quale demone della presunzione da voler dettar legge su presunti stili... io concordo con atena riguardo poesia frutto dell'animo, lo sosteneva pure Leopardi... poi ovvio si può piacere e non, alcuni ci possono piacere altri no... tu comunque ribadisco che in questa e un'altra che avevo letto mi sei piaciuto...non mancherò di leggerne altre. saluti A.G.

il 26/01/2013 alle 16:57