PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2013
Il giorno peggiore non si potrà fermare.
Il giudizio finale sarà emesso.
Niente potrà emendarsi dal peccato dell’esistenza.
Nati nel dolore cresciuti nella paura morti nell’orrore
i figli d’un mondo dimenticato da se stesso
vedranno le opere del più grande castigo.

Spazieranno le grida e i vagiti dei petti convulsi.
Tremeranno le terre e inaridiranno gli oceani.
L’aria non conoscerà respiro o sfiati.
Non saranno più uomini ma bestie.
Non saranno più bestie ma scheletri.
Non saranno più scheletri ma polvere.
Non saranno più e più non saranno.

Ed ella calerà sulle macerie del mondo;
bella come la paura più tremenda
crudele come la perfidia più infida
impassibile come il silenzio più solenne
folle come la certezza più imprevedibile.

Non avrà memoria del misero esistere del tempo,
non vedrà le luci della festosa superbia
ma foreste d’acciaio ferro e ruggine in nubi di polvere,
non sentirà il canto la voce o il respiro
ma il più muto dei silenzi illuminato da bagliori d’alba,
non odorerà prati foreste o paesaggi
ma aria di zolfo e sabbia d’una terra pervasa dalla morte.

Seduta sulla rupe del mondo partorirà
ma non vi saranno uomini animali o piante.
Gravida d’odio espellerà le ombre del dolore
spiriti danzanti in frenetiche gesta erranti.
Nell’istante del tramonto s’arresteranno i balli
ed acclamanti la gloria del dolore più grande
gli spiriti periranno nel vedere il suo sorriso.

Nell’ultimo battito di ciglia ella escluderà sole e luna
per dissolverli nell’invisibile creazione del nero impenetrabile.
E lei sarà sola sarà inutile sarà morta
sarà il nulla sarà il silenzio sarà il vuoto
sarà l’impronunciabile sarà l’impensabile.

A.G.(da "L'apoteosi notturna")
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..caro Andrea, ho copiato la tua composizione tra i miei documenti perché è materia di studio...ti farò sapere....un abrraccio, rom.

il 25/01/2013 alle 09:56

L' Apocalisse, la dea della vergogna che inghiottirà il nostro menefreghismo e la nostra incuria. Bravo. Un caro saluto patty

il 25/01/2013 alle 11:44

Caro Andrea, la dea che tu hai straordinariamente dipinto, l’ Impensabile, non è l’ultima dea…. Come scrisse il Poeta “….Spes, ultima dea, fugge i Sepolcri…” La Speranza sorvolerà il Nero impenetrabile, e dal Nulla si udrà il vagito di un bimbo che andrà a riempire il Vuoto e allora l’ Impronunciabile avrà di nuovo un Nome…Un abbraccio, rom.

il 25/01/2013 alle 13:24

Una cosa tremenda! Vorrei godermi lo spetrtacolo se vivrò ancora. Coinvolgente e trascinante Ciao Giorgio

il 25/01/2013 alle 23:47

La dea cara patty potrebbe essere qualunque sentimento o emozione...sicuramente sarebbe l'ultimo che meriterenmo ciao Andrea,

il 26/01/2013 alle 15:38

Caro giorgio grazie del passaggio...io invece benchè curioso non vorrei essere nella realtà descritta... ciao Andrea.

il 26/01/2013 alle 15:39

Mai andrei contro Foscolo, benchè non sia tra i miei preferiti, forse la speranza proprio per lasua natura...saprà prevalere perchè lontana da queste terre...e giungerà come la fenice nell'attimo di bisogno... la tua positività la faccio mia, grazie del perzioso commento e dell'attenzione dedicata al testo. ciao romeo, Andrea^^

il 26/01/2013 alle 15:42